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Ascoli, così proprio non va
Sottil deve schiarirsi le idee:
stop a esperimenti e affannose rincorse (Foto)

SERIE B - A Frosinone sbagliata la scelta dell'undici inziale. Siccome le ciambelle non sempre riescono col buco, stavolta la reazione dei bianconeri si è limitata al gol della speranza. Dopo l'ennesima rete subìta sugli sviluppi di calcio piazzato, il tecnico è obbligato a correggere gli errori prima della gara di giovedì con la Spal
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Bidaoui

di Andrea Ferretti

 

Nelle ultime partite l’Ascoli ha portato a casa solo due punti, quelli dei pareggi con Crotone (fuori) e Lecce (in casa). La squadra si trova ancora in una posizione di classifica che la vede sì dentro i playoff, o al massimo giù di lì, ma in fase decisamente calante, con le altre che dietro corrono accorciando notevolmente la classifica.

Non è un allarme, ma qualcosa decisamente proprio non va. Non è l’ora dei processi e delle responsabilità, ovvio, ma Sottil qualcosa se lo sta sicuramente chiedendo. Qualche dirigente o, timidamente, qualcuno del suo staff glielo starà probabilmente chiedendo.

Le ultime tre partite. Pareggio a Crotone in (doppia) rimonta: che carattere ragazzi, va bene così! Pareggio in casa con il Lecce: che carattere, va bene così!

Ma il tecnico non può certo continuare a pensare che, grazie ai cinque cambi a disposizione, può permettersi di sbagliare la formazione iniziale per poi cambiarla dopo un’ora e sperare di raddrizzare le sorti del match. Le ciambelle, come accaduto a Frosinone, non sempre riescono col buco.

Gli innesti dei panchinari, che ha portato anche a un cambio di schema e a un atteggiamento spregiudicato fino all’eccesso, si sono sempre rivelati azzeccati, ma non allo “Stirpe”. In settimana, ad esempio, si era parlato di un possibile ballottaggio nella scelta del trequartista: Sabiri era dato un pò da tutti nell’undici iniziale, preferito a Fabbrini e a Maistro. Poi ha giocato quest’ultimo che aveva deluso con il Lecce e che a Frosinone è rimasto in campo solo un tempo, nel corso del quale ha per altro fatto bene, unico bianconero ad impegnare il portiere avversario.

ello schieramento iniziale, quello che nei primi 45 minuti è stato in balìa dell’avversario, si è rivelato un errore Baschirotto terzino sinistro per dar spazio a Salvi sulla destra. Baschirotto ha fisico, corsa e grande volontà ma non è quello il suo ruolo, e si è visto. Dall’altra parte Salvi, forse perché calpestava l’erba di quello che gli ultimi due anni era stato il suo terreno di gioco, non ha combinato quasi niente. Buchel, sicuramente per disposizioni ricevute altrimenti non si spiegherebbe il motivo, 99 volte su 100 passa la palla a Botteghin e Quaranta, mai in avanti. Una sola volta si è dimenticato di questo, quando ha lanciato lungo per Iliev che, appena entrato, ha arpionato la palla e servito Bidaoui che ha segnato e acceso la speranza.

Tranne De Paoli, anche stavolta in campo l’intera batteria di attaccanti, da intendersi tutti coloro che non marcano un avversario: Dionisi, Bidaoui, Fabbrini, Sabiri, Iliev. Un 4-2-4 che nella realtà è diventato un 4-1-5 che ha portato vicino al gol del pareggio Dionisi. Ma il sinistro del capitano – bravissimo, ma non è Gigi Riva – è stato parato dal portiere. Poco, troppo poco.

Giovedì al “Del Duca” arriva la Spal e l’Ascoli deve solo vincere. Deve farlo per i 500 tifosi tornati a testa bassa da Frosinone. Per i nuovi soci che nelle due partite in cui erano presenti in tribuna (Lecce e Frosinone) hanno sorriso ben poco. Per una classifica ancora indecifrabile in cui però l’Ascoli ha tutte le carte in regola per stazionare nella zona playoff.

E’ necessario che Sottil non debba continuare a dare l’impressione di considerare tutti titolari. La Roma e Mourinho sono la recentissima prova che la frase “sono tutti titolari” è solo un modo per tenere su il morale di chi gioca meno o mai.

In vista del turno infrasettimanale, poi, deve assolutamente curare l’aspetto difensivo perchè non si può continuare a beccare gol sugli sviluppi di calci piazzati. Leali di solito ci mette una pezza. Ma capita pure che non riesce a mettercela.

 

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