Storie di vecchie band, il mito dei Lupi: «Noi, il beat e un mondo che divenne a colori»

ASCOLI – Torna la rubrica che racconta i gruppi musicali che avevano base nel Piceno. Quando Internet era solo una chimera. Tra aneddoti e curiosità, il bassista Rolando Carradori ripercorre la vicenda di una formazione di culto, ricordata ancora oggi a 50 anni di distanza: «Eravamo adolescenti a cu piaceva stare insieme e suonare. Durante una serata al Supercinema il presentatore ci ribattezzò traducendo in italiano il nome che avevamo scelto, cioè Wolves. Il pubblico cominciò a urlare il nuovo appellativo per chiamare il bis. Da lì la nostra vita cambiò». Il ricordo del fratello Roberto