L’Ascoli va avanti con Vincenzo Vivarini
Massimo Pulcinelli:
«Il mio voto? Un 8 a tutti»

Massimo Pulcinelli a fine partita in sala stampa (Foto Edo)

di Claudio Romanucci

Dopo aver accolto calorosamente Carlo Mazzone, il patron Massimo Pulcinelli ha voluto salutare squadra e staff e parlare nel dopogara prima di una riunione sul futuro dell’Ascoli. Che parlava lo aveva promesso prima della partita, “accusato” di esprimere il proprio pensiero quasi eslcusivamente attraverso i social.

Il patron prima della gara con il sindaco Castelli e la maglia di Mazzone (Foto Edo)

«Il bilancio stagionale è sicuramente positivo, il sono una persona ambiziosa e ho avuto sempre il pensiero playoff fino a 5 minuti prima – ha affermato il numero uno bianconero – siamo arrivati in questa fase del campionato con qualche giocatore in meno, Ninkovic oggi non ce l’ha fatta, non possiamo nasconderlo. Mi dicono gli amici romani, assolutamente equilibrati, che il rigore sull’ultima azione c’era. Se facciamo un bilancio degli arbitraggi non vedo compensazione, sicuramente abbiamo qualche punto in meno. Mettiamoci pure l’assenza di Ardemagni per cinque mesi e altre difficoltà: il quadro complessivo è questo. Oggi sono rimasto emozionato dal magnifico tifo e della stessa emozione vista in Carletto Mazzone, per la seconda volta nostro ospite».

Pulcinelli non tocca la questione stadio: «Non mi occupo di questo aspetto direttamente, riguarda soprattutto il Comune e il post sisma. Vogliamo uno stadio decoroso e a disposizione, adeguato alle squadre di Serie A. Le due tribune tengono, ma al momento non è una bellezza. Appena mi alzo da questa scrivania farò una riunione, di certo non faremo discorsi che riguardano il tecnico. A società, tecnico e squadra voglio dare un 8 come voto, forse a quest’ultima è mancato qualcosa. Riguardo al campionato ci sono nove squadre che hanno evidenziato un problema, se così fosse si libererà un posto, ma non per noi. Nel futuro Ascoli di sicuro non cambieremo 25 giocatori. Addae? Gli è stato proposto l’aumento contrattuale del 50%, vediamo che succederà».