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La cerimonia del tè giapponese
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ASCOLI - Come ormai è tradizione da 15 anni, l'appuntamento è per la prossima settimana presso la Rinascita, dove ci sarà la maestra di cerimonia del tè, Sumi Koga da Fukuoka. La settimana scorsa l'ascolano Costantino Brandozzi al Koryukai come relatore ed esperto di arti marziali
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di Giorgio Tabani
Il Cha-no-yu (“acqua calda per il tè”), conosciuto in Occidente anche come “Cerimonia del tè”, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chadō o Sadō, (“via del tè”). Si tratta di una delle arti tradizionali zen più note, codificata in maniera definitiva alla fine del XVI secolo.
Anche ad Ascoli avrà la sua cerimonia del té. Come ormai è tradizione da 15 anni, l’appuntamento è per la prossima settimana: mercoledì 18 settembre, alle ore 17,30 presso la libreria Rinascita dove ci sarà la maestra di cerimonia del tè, Sumi Koga da Fukuoka.
Altro legame fra la cultura giapponese e la nostra città si può ritrovare nell’opera dell’ascolano Costantino Brandozzi. La scorsa settimana era alla manifestazione nazionale “Koryukai, Arti Giapponesi a Palazzo Rizzini”, un fine settimana sulla cultura nipponica con mostre, workshop, conferenze e rassegne cinematografiche, tutte dedicate al suo ricco patrimonio storico e artistico.
Brandozzi, che collabora all’evento dalla sua prima edizione, ha partecipato nella duplice veste di relatore ed esperto di arti marziali. Nello spazio dedicato alle conferenze ha presentato la storia di Jihyōe Koemon, giovane giapponese diventato il primo prete agostiniano in Giappone con il nome di padre Tommaso, martirizzato nel 1637, durante le feroci persecuzioni anticristiane, e beatificato nel 2008; nel pomeriggio ha guidato le dimostrazioni marziali di tre antiche scuole di combattimento dei samurai, raccogliendo in entrambe le occasioni interesse e apprezzamenti.

I partecipanti a “Koryukai, Arti Giapponesi a Palazzo Rizzini”


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