di Benedetto Marinangeli
Si è costituito oggi il CO.C.I., comitato commercianti ittici formato dalle dieci più rappresentative del mercato ittico di San Benedetto. E’ composto da Lory Pesca Srl, Ittica De Dominicis srl, MP Pesca srl, Troli Giuseppe srl, Metil Pesca srl, Liberati Pietro, Tefalda sas, Ittica 153 srl, Compagnia del Medio Adriatico, Quondamatteo Giorgio.
Nella stessa riunione si è provveduto ad eleggere il consiglio direttivo. Presidente del CO.XCI è Lorenzo Marinangeli che si avvarrà della collaborazione di Marco De Dominicis (vice presidente) e Francesco Mosca (segretario). Il consiglio direttivo è composto da Silvio D’Apice, Pietro Liberati. Giuseppe Troli, Fabio Di Salvatore, Enzo Del Zompo, Nicola Feliziani e Giorgio Quondamatteo.
Lo scopo del CO.CI è quello di dare supporto alla marineria e a tutto l’indotto della filiera ittica per potere affrontare e risolvere insieme le problematiche del settore che in questo delicato periodo storico sta soffrendo in modo particolare per la mancanza di una collaborazione tra tutti i settori del comparto ittico.
Il comitato questa mattina ha anche discusso insieme ai pescatori sul da farsi per la prossima settimana .La marineria anche se molto allarmata per paura del contagio da coronavirus riprenderà il mare, pescando solo due giorni per non ingolfare il mercato dato che la richiesta è scarsa in un momento di emergenza come questo.
«Il Governo – afferma il presidente Lorenzo Marinangeli – con tutti i suoi decreti non ha fermato la filiera della pesca quando, invece, avrebbe dovuto farlo. I pescatori hanno paura di tornare in mare per il coronavirus per l’assenza sulle imbarcazioni a strascico, pesce azzurro e lampare delle norme stabilite dai decreti governativi con i marittimi costretti a lavorare a diretto contatto tra loro. La soluzione ottimale sarebbe quella di effettuare ora il fermo pesca per poi riprendere a maggio ad andare in mare. Intanto, però, nonostante la paura per il contagio lunedì i nostri pescherecci saranno in mare e quindi martedì si potrà avere del pesce fresco e forse anche giovedì. La crisi è pesante e tutta la filiera vuole ripartire ma bisogna farlo in massima sicurezza cosa che oggi non c’è così come c’è il pericolo di un crollo del prezzo del pescato. Insomma – conclude – bloccarsi oggi per il tempo necessario previsto per il fermo biologico del 2020 è la soluzione migliore capace di salvare tutto il settore. Cercheremo di attivare tutti i canali possibile per arrivare a questa soluzione».
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