Comitati di quartiere, election day confermato per il 4 e 5 giugno

di Giuseppe Di Marco

Le elezioni dei comitati di quartiere si terranno il 4 e 5 giugno. Perché siano valide, alle votazioni dovrà partecipare almeno il 5% degli aventi diritto. I direttivi, inoltre, dovranno avere un numero dispari di membri sin dall’insediamento.

Sono queste le modifiche al regolamento dei quartieri approvate in commissione Affari Generali, riunitasi per definire le modalità della tornata elettorale.

La questione sollevata, dopo l’indizione delle elezioni, riguardava l’articolo 19 del regolamento, secondo cui “in caso di indizione di consultazioni elettorali previste dalle leggi dello Stato o da normative comunitarie, non potranno tenersi le elezioni dei consigli direttivi dei comitati di quartiere dal giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di indizione dei comizi elettorali e per 30 giorni successivi alla data delle elezioni stesse”.

In parole povere, giugno sarebbe stato mese off limits, data la concomitanza delle votazioni per il referendum sulla giustizia. Adesso però questa regola è stata modificata appositamente per permettere ai comitati di indire elezioni d’estate. Il dibattito si è poi acceso anche su un’altra modifica: quella che riduce il quorum dal 10 al 5%.

La scelta è stata fatta per compensare la bassa affluenza prevista. Un problema che, d’altronde, ha funestato elezioni di ben altro peso. L’idea però non è piaciuta ad Andrea Traini: «La riduzione del quorum al 5% è molto bassa – ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia – capisco le difficoltà, ma ritengo che con alcuni accorgimenti, le
elezioni estive possano comunque avere successo».

Il meloniano è stato appoggiato dall’ex sindaco Pasqualino Piunti, che ha rimarcato come un abbassamento del quorum potrebbe ridurre l’importanza delle elezioni di quartiere, considerate «massimo strumento di partecipazione cittadina».