A San Benedetto i cestini dei rifiuti sono ormai diventati una rarità (Le foto)
QUELLI pubblici sui marciapiedi delle strade cittadine sono presenti in centro, sul lungomare e su una parte di Viale De Gasperi. Nel resto della città quasi introvabili. Per chi vuole “una città pulita”, non rimane che mettersi in tasca il pezzo di carta e sperare di imbattersi in un cestino… all'entrata di un negozio. Picenambiente e Comune: chi deve provvedere?
Quelli più belli e in ordine, puliti ogni mattina e non sporcati da scritte, sono ai lati di Viale Secondo Moretti. Poi, ma solo sul lato mare, eccone altri in Viale De Gasperi. Infine – cosa quanto mai opportuna con l’arrivo dell’estate – ecco che compaiono i nuovi (o quasi) modelli sul lungomare, ma solo lato mare. Sul resto della città sono talmente rari che, soprattutto per le nuove generazioni, alla fine sarà il caso di scriverci sopra cosa sono e a cosa servono.
Parliamo dei cestini, quelli per i quali vale lo slogan “teniamo pulita la città”. A San Benedetto sono rimasti così pochi che ormai mettersi un pezzo di carta (e non solo) in tasca – e aspettare di trovarne uno per usarlo – ti iscrive di diritto tra i cittadini meritevoli di lode.
Questa carenza di cestini pubblici lungo marciapiedi e strade (ormai sono più numerosi quelli privati all’ingresso dei negozi) non è cosa recente, ma c’è stata una carenza di ricambio ormai datata di due, forse tre lustri. Quando cioè i cestini pubblici dei rifiuti erano di competenza diretta dell’assessore (parliamo dell’altro millennio). Soprattutto nell’isola pedonale del centro era facile imbattersi almeno in quattro o cinque tipi diversi di raccoglitori.
Ogni assessore, infatti, “segnava” il suo periodo di… potere con un cestino di sua scelta. Ce n’erano di ogni colore o forma, facili da rompere e difficili da imbrattare.
Insomma, facendo una passeggiata, e avendo buona memoria, si poteva ricostruire il susseguirsi delle giunte in base ai cestini dislocati lungo le strade del centro e sul lungomare. Magari le strade e i marciapiedi erano sporchi come ora, ma almeno la colpa era dei cittadini non troppo civili, mentre gli assessori competenti mettevano le mani avanti… con tanto di cestini appena ordinati, e pagati dal Comune.
Acquisto e gestione sono di competenza dell’Amministrazione comunale o di Picenambiente? Certo è che “non ci sono più i cestini di una volta”, e gettare i rifiuti su marciapiedi e strade non è più o solo responsabilità di cittadini incivili, ma anche di una carenza che rende San Benedetto città sempre più sporca.
VIALE SECONDO MORETTI
La minoranza chiede che durante l’estate il centro venga tenuto libero da eventi e manifestazioni