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Sanità, ora tutto il Consiglio vuole una mozione: «In Regione serve posizione unanime»

SAN BENEDETTO - Stabilizzazione del personale, potenziamento del Pronto Soccorso, nuova risonanza magnetica e riavvio degli screening: la mozione verrà condivisa da tutto l'emiciclo e proposta ai Comuni limitrofi
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Aurora Bottiglieri (Pd, Articolo Uno e Nos)

 

di Giuseppe Di Marco

 

Una mozione che rappresenti la posizione unitaria dei Comuni costieri per il ripristino di reparti e servizi e la stabilizzazione del personale nell’ospedale “Madonna del Soccorso”. E’ quanto hanno intenzione di inviare in Regione i consiglieri di San Benedetto. La proposta, che da mesi viene propugnata da Aurora Bottiglieri, ora viene sposata anche dalla maggioranza.

 

«Come commissione sanità – afferma Bottiglieri – chiediamo al massimo rappresentante della sanità locale di intervenire presso le autorità competenti per interventi che noi riteniamo prioritari per garantire assistenza al cittadino. Interventi più volte richiesti ma purtroppo mai soddisfatti».

 

Tante le richieste. «La nostra preoccupazione – continua la consigliera di minoranza – è dovuta in primis alle segnalazioni continue che arrivano dai cittadini delle condizioni in cui versa il Pronto Soccorso, e ci chiediamo cosa succederà in autunno con l’aumento dei malati Covid e dell’influenza stagionale, che si aggiungeranno probabilmente all’assistenza ordinaria, per cui pensiamo che sia urgentissimo il ripristino delle unità di assistenza domiciliare – ex Usca – in collaborazione con la medicina territoriale».

 

E ancora. Le richieste includono la stabilizzazione del personale assunto per l’emergenza Covid «che invece sappiamo non verrà riconfermato: tutte le sigle sindacali chiedevano di arrivare almeno fino al 31 dicembre ma anche questa promessa è stata disattesa». C’è poi l’esigenza di una nuova risonanza magnetica, per la quale non dovrebbe essere necessario attendere i soldi – e i tempi –  del Pnrr.

 

Per quanto riguarda la medicina preventiva, si chiede che ripartano tutti gli screening e di personalizzare lo screening mammario in base alla predisposizione genetica. Ovviamente ci sarà spazio anche per pretendere l’abbattimento delle liste d’attesa, il ripristino del reparto di Otorinolaringoiatria e dei posti letto presenti all’ospedale prima della pandemia.

 

La proposta, che viene nuovamente portata avanti dalla Bottiglieri, stavolta trova il plauso anche del restante Consiglio. «Dovremmo coinvolgere anche i comuni dell’ex zona 12 – commenta Giorgio De Vecchis e poi bisognerebbe dividere l’argomento dell’ospedale da quello della medicina territoriale».


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