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Pedane movibili per spiagge accessibili: ecco la proposta della consulta per la disabilità

SAN BENEDETTO - L'idea è stata avanzata durante l'incontro di oggi pomeriggio con la categoria dei balneari, che però protestano per la mancanza di certezze che scoraggerebbe nuovi investimenti
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Balneari e Amministrazione comunale cercano l’accordo per rendere le spiagge maggiormente fruibili

 

di Giuseppe Di Marco

 

Modificare il piano spiaggia prevedendo l’inserimento di passerelle movibili negli chalet. E’ questa la proposta avanzata questo pomeriggio dalla consulta per la disabilità nell’incontro con la categoria dei balneari. La riunione, che si è tenuta in Auditorium comunale, è stata moderata dagli assessori Bruno GabrielliAndrea Sanguigni.

 

La proposta, però, è stata recepita dai concessionari come un rimprovero nei loro confronti. Da qui la protesta, motivata anche dal fatto che nei prossimi anni il demanio marittimo potrebbe essere messo all’asta. «Nessuno vuole imporre nulla, ma va diffusa la cultura della fruibilità in tutti i luoghi comunali – ha asserito Sanguigni – e inizieremo a farlo da un confronto costruttivo. Venti anni fa, d’estate, i portatori di handicap rimanevano quasi tutti dentro casa. Quindi questo è un investimento che la nostra società dovrebbe fare».

 

I balneari, oltretutto, protestano per le disposizioni contenute nel piano spiaggia che prevedono l’installazione di passerelle larghe almeno 120 centimetri, quando la legge nazionale fissa la soglia minima a 90 centimetri. La legge nazionale, però, prevede anche l’inserimento di piazzole ogni 40 metri di camminamento.

 

«Il rappresentante comunale dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza – ha affermato Sandro Assentinon si può parlare solo di obblighi dell’imprenditore. Questo è un problema di cultura, e penso che il concessionario dedichi una particolare attenzione ai portatori di handicap. A San Benedetto sono state decise delle norme eccessive. Alcuni anni fa dei balneari hanno preso multe da 1.000 euro per 20 centimetri in meno di passerella. A conti fatti, da noi, nessuno si è mai trovato male».

 

Insomma, l’incontro non è stato dei più sereni. C’è però chi ha provato a distendere gli animi. «Conosco benissimo l’altruismo dei balneari, ma esiste anche l’inclusione – ha concluso l’ex assessore Nazzareno TorquatiAlcune vite sono distrutte dalla disabilità, e sono condannate all’ergastolo. In Riviera l’80% degli alberghi non è accessibile e così molti chalet. I balneari possono rappresentare la pietra miliare per migliorare il turismo la città». La proposta, comunque, rimane: inserire le passerelle movibili in via sperimentale, per poi renderle parte integrante del piano regolatore di spiaggia.


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