Spacciava droga e psicofarmaci a minorenni, a processo sudamericano

La Procura di Ascoli ha concluso le indagini su un 29enne residente a San Benedetto, accusato di aver ceduto cocaina e psicofarmaci a una ragazza di 17 anni e ad altre giovani minorenni della riviera. Uno degli episodi più gravi riguarda una ragazza che ha avuto un malore dopo aver assunto le sostanze cedute dal l’uomo di origini sudamericane. La giovane ha sofferto di uno stato dissociativo, con sguardo assente e alterazione psicofisica, oltre a difficoltà nel parlare, motivo per cui l’uomo è accusato anche di lesioni personali.

Sfruttando la loro tossicodipendenza, il 29enne avrebbe costretto una delle ragazze a nascondere lo stupefacente nel reggiseno quando erano in strada.

Un’altra giovane, anch’essa tossicodipendente, sarebbe stata sottoposta a vessazioni morali e aggressioni fisiche per costringerla a spacciare droga per conto dell’accusato. L’uomo è anche accusato di minacce: avrebbe detto alla madre di una delle ragazzine, all’interno dei locali della Polizia municipale di San Benedetto, «tanto la faccia tua me la ricordo, se ti vedo per strada… ».

Difeso dall’avvocato Simone Matraxia, l’uomo in precedenza ha patteggiato una pena di un anno di reclusione nell’ottobre 2022. Era stato arrestato il 16 dicembre 2021, al termine di un’operazione dei carabinieri che lo avevano trovato in possesso di circa 7 grammi di anfetamina, sostanza da taglio e un bilancino di precisione. Le indagini, che includevano il monitoraggio delle chat su Telegram, hanno rivelato che il cubano era attivo nello spaccio di sostanze stupefacenti, vendute tramite il social network.