Samb, la ricetta di Capuano:
«Voglio una squadra corta,
e sulle palle inattive inventeremo»

di Benedetto Marinangeli

(Foto Cicchini)

«Prediligo il modulo 3-5-2, ma mi è capitato spesso si giocare anche con il 4-3-1-2. Non è una questione di modulo ma di intelligenza dell’allenatore che deve saper adattarsi alle qualità dei giocatori che ha a disposizione». Sono queste le prime parole del nuovo tecnico della Sambenedettese. Eziolino Capuano ha preso il posto di Moriero, e della Samb sembra già sapere tutto: «La squadra ha esterni molto forti per cui ora sta a me farli coesistere. Così come sta a me trasmettere a tutti i ragazzi il mio entusiasmo. Il Ravenna? Affrontiamo un avversario reduce da un successo esterno e quindi bello carico – aggiunge Capuano – che gioca anche bene. Come giocheremo noi? A prescindere dal modulo, voglio una squadra compatta, cioè corta e stretta corta. Inoltre cominceremo ad inventarci qualcosa sulle palle inattive». Il nuovo timoniere della Samb non poteva poi non tornare sulla polemica scatenata dalle dichiarazioni di alcuni dei suoi ex giocatori a Modena, società recentemente fallita e quindi “cancellata”. «Si tratta di una decina di persone – puntualizza Capuano – e a loro dico che ora sono svincolati, mentre io per venire qui ad allenare la Samb ho perso il contratto pluriennale che avevo oltre a tutti gli stipendi che avevo maturato in questi mesi nel corso dei quali ho lavorato per il Modena. Non ho mai condiviso lo sciopero dei calciatori che in questo modo non hanno rispettato la gente e la città. Auguro a loro ogni bene per il futuro ma per quanto riguarda quello che hanno detto nei miei confronti, devono vergognarsi».