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Lavori per 150mila euro,
l’Infernaccio torna a vivere

MONTAGNA - Il 2 dicembre l'inaugurazione. Il sentiero per l'eremo di San Leonardo e per la foce del Tenna era chiuso da più di un anno. Grande risultato per il territorio
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Una notizia che farà piacere non solo agli appassionati di montagna, ma a tutte le Marche. Non a caso, per l’occasione ci sarà anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli. Il 2 dicembre alle 10, infatti, tornerà a vivere un pezzo di storia: la Gole dell’Infernaccio. Una meraviglia della natura il cui accesso, e non solo, era stato gravemente danneggiato da terremoto e maltempo.
L’iniziativa inaugurale, che consterà di una passeggiata aperta a tutti, sancirà la fine dei lavori del sentiero che conduce all’Eremo di San Leonardo e alle sorgenti del Tenna, passando attraverso le mitiche gole e per il laghetto della Sibilla. Oltre a Ceriscioli, ci saranno il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni ed il direttore del Consorzio Tennacola spa Sergio Paolucci. Nello specifico, è stata liberata dai massi del sisma la via d’accesso alle gole e sono stati ripristinati tre ponticelli (uno prima della gola, e gli altri due prima e dentro la galleria) ed una passerella. L’investimento complessivo è stato di circa 150mila euro, il progetto gestito dalla Protezione Civile è stato affidato al Consorzio Idrico del Tennacola spa.

«In questo anno la Regione ci è sempre stata vicino, pronta a rispondere alle esigenze della popolazione. -commenta Ciaffaroni- Ritorna così a vivere una delle parti più importanti del Parco dei Sibillini, conosciuta in tutta Europa. Questo farà ripartire l’economia del territorio garantendo l’arrivo di turisti per le strutture che sono sopravvissute al sisma e per quelle che abbiamo delocalizzato». «Un grazie all’amministrazione per l’impegno essenziale che ha profuso per restituire questo percorso di grande attrattività turistica e bellezza ambientale. -conclude Ceriscioli – Un vero e proprio regalo di Natale anticipato per tutte le persone che vogliano conoscere la magia del nostro territorio».


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