Sono migliorate le condizioni del giovane studente del Mazzocchi che ieri si è recato in ospedale a seguito di un’aggressione subita fuori dalla scuola. Il giovane ha comunque sporto denuncia. E sul caso arrivano le reazioni delle associazioni degli studenti e del coordinamento provinciale dei Giovani Democratici.
«L’aggressione non è stata definita fascista – afferma la Rete degli studenti medi- Robin Hood – ma al di là del colore politico dell’aggressore e dell’aggredito, atti di questa natura sono caratterizzati da una piena intolleranza sul piano ideologico e morale. Negli anni passati ci siamo trovati a segnalare spesso violenze fisiche e verbali ai rappresentanti di consulta, poiché è innegabile che tali manifestazioni, purtroppo sempre più frequenti nella zona dell’ascolano, si configurino come una vera e propria minaccia nei confronti della libertà di pensiero e di opinione dei giovani studenti. Come associazione studentesca ci preme denunciare tali fatti; crediamo fermamente che sia più utile, quanto doveroso, attuare una politica comune, volta alla formazione ed espressamente contro qualsiasi forma repressiva».
Intervengono anche i Giovani Democratici, anche tramite il loro profilo Facebook, a difesa del minore picchiato. «Quello che è successo – affermano i Gd – in questi giorni, non è un episodio isolato, ma l’ennesima dimostrazione che oramai per alcuni la violenza è l’unico mezzo di confronto. Quando accade tra ragazzi giovani, fuori da una scuola, la questione è ancora più grave. Il responsabile provinciale del Blocco Studentesco (giovanile di Casa Pound), picchia un ragazzo di 17 anni appena stato eletto rappresentante d’istituto. Le cause? Semplicemente visioni politiche differenti. Si è minimizzato per troppo tempo questo fenomeno, è tempo di dire basta, siamo alla deriva. Non è più tollerabile, bisogna preservare e vigilare la rappresentanza politica e studentesca, qualunque idea si porti avanti. La nostra storia racconta come, il nostro popolo, ha sempre combattuto per la Libertà ed ora la nostra generazione ha la fortuna di goderne a pieno. Peccato che c’è chi invece vuole tornare nostagicalmente al passato. Il neofascismo non è un’utopia, esiste, e la nostra città ne è la prova. Nessuno dovrebbe aver paura di esprimere la propria opinione, e nel momento in cui questo vuol dire mettere a rischio la propria incolumità, è doveroso prendere atto della situazione alla quale si è stati indifferenti per troppo tempo. Noi – concludono – come Giovani Democratici, ci impegniamo affinchè questi diritti non vengano calpestati, partendo proprio dalle scuole. Intendiamo informare e sensibilizzare i più giovani sul tema, affinchè questi episodi di violenza ingiustificata e gratuita non si ripetano. Esprimiamo la nostra massima solidarietà al ragazzo, sperando che anche tutte le istituzioni cittadine facciano lo stesso».
Aggredito davanti la scuola, studente di 17 anni finisce in ospedale
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