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Arte e scienza,
il rilancio post sisma passa da qui

ASCOLI - Fa tappa tra le cento torri l'evento nazionale voluto da Ministero, Icom e Aiar. Focus sui beni feriti. Organizzano Confartigianato e Unicam, già al lavoro su alcuni tesori di Arquata e Folignano
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di Luca Capponi 

Sono all’opera su due tele provenienti dalla chiesa di San Francesco di Arquata. Ma sono già intervenuti su altrettante opere custodite a Folignano. Stanno approfondendo aspetti inediti sui dipinti di Cola d’Amatrice, in vista della mostra che si terrà a marzo tra le cento torri, e a breve si confronteranno con la National Gallery di Londra per un focus su Carlo Crivelli. E non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Per il bene del territorio e delle sue inestimabili (e numerose) opere d’arte. Una sinergia che funziona, quella tra la nuova sezione “restauro” della Confartigianato e l’Unicam (con la start up A.R.T & Co. composta da giovani laureati), e che oltre a eccellere nel campo della diagnostica e del restauro dei beni culturali, produrrà anche un evento di rilievo nazionale.

Troli Aureli Roselli e Di Girolami

Per la prima volta, infatti, il seminario tecnico-scientifico Arte e(‘) Scienza toccherà anche Ascoli, venerdì 1 dicembre alle 14,30 presso la biblioteca Gabrielli. Sarà l’unica città del centro Italia ad ospitare una tappa di Arte e(‘) Scienza, insieme a Pisa, per la volontà del Ministero, di Icom  e dell’Associazione Italiana di Archeometria. Titolo dell’incontro, “Il contributo di scienza e tecnologia per la salvaguardia del patrimonio artistico dl centro Italia colpito dal sisma”.

«Un grande risultato, senza dubbio, poter ospitare l’evento e parlare di questi temi importanti. Dobbiamo creare un circolo virtuoso sia in materia di restauro dei beni che, purtroppo, sono stati danneggiati dal terremoto, ma anche in tema di valorizzazione dei gioielli tanti gioielli che il Piceno può vantare» spiega il presidente di Confartigianato Natascia Troli. Le fanno eco Michele Aureli, presidente della sezione restauro, Giuseppe Di Girolami di A.R.T. & Co. e la docente di conservazione restauro Graziella Roselli. «Il territorio è stato ferito dal sisma, ma l’inestimabile patrimonio può fungere da volano di rilancio. Abbiamo competenze ed innovazioni ma, soprattutto, tesori che il resto del mondo ci invidia» aggiunge la stessa Roselli. Oltre al suo, durante il seminario sono previsti gli interventi del professor Stefano Papetti (direttore dei Musei Civici) e di Di Girolami.

 


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