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Decreto fiscale, ok alla norma “Salva Peppina”
Presto il ritorno nella casetta

SISMA - La Camera ha approvato il documento che, tra l'altro, prevede di regolarizzare temporaneamente gli immobili realizzati senza autorizzazione su terreni di proprietà. Ciò consentirà alla 95enne di Fiastra di lasciare il container
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Peppina nel giorno del suo 95esimo compleanno con il quadro regalato da Papa Francesco

 

La Camera approva in via definitiva il decreto fiscale, passa la norma “Salva Peppina”. «Grazie all’approvazione definitiva del provvedimento- ricorda l’onorevole Irene Manzi del Pd – diventano finalmente pienamente operative alcune disposizioni particolarmente attese dai cittadini come il ritorno alla fatturazione mensile per bollette telefoniche e, per le zone colpite dal sisma si adottano le disposizione concordate dal Commissario straordinario con Regioni ed istituzioni locali». Più in particolare, a questo proposito, le norme approvate riguardano la proroga della sospensione dei mutui per le attività economiche e per i privati limitatamente alla prima casa per tutto il 2018 per tutti gli edifici distrutti fuori dalle zone rosse e fino al 31 dicembre 2020 per le sole attività economiche e per i privati per i mutui relativi alla prima casa, inagibile o distrutta, localizzate in una “zona rossa”. Sempre per tutto il prossimo anno vengono sospesi anche i pagamenti delle bollette di acqua, luce e gas per chi dichiara l’inagibilità di imprese, case o uffici e si impone agli enti erogatori di rateizzarli (almeno in 36 rate) al termine della sospensione. Arrivano poi i contributi anche per chi già aveva iniziato opere di ricostruzione privata prima dell’introduzione stessa dei contributi, previsti con il decreto ad hoc per il Centro Italia di ottobre 2016.

Irene Manzi

Previste anche una serie di misure per accelerare i lavori di ricostruzione, a partire dalla semplificazione delle procedure di affidamento degli appalti, attraverso la procedura negoziata e dall’aumento delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza. Consentita infine la regolarizzazione temporanea degli immobili realizzati in assenza di titolo abilitativo da chi si sia trovato nell’urgente necessità di reperire una soluzione abitativa in presenza di una abitazione inagibile e abbia realizzato in proprio edifici provvisori su aree in sua proprietà. E’ questa la cosiddetta norma “Salva Peppina”, che consentirà alla 95enne di Fiastra di poter tornare nella casetta realizzata in località San Martino. (cd. Norma salva Peppina) . «Le misure approvate, che andranno ad aggiungersi all’ulteriore miliardo di euro inserito nella legge di bilancio in corso di approvazione al Senato  – aggiunge la Manzi – rappresentano ancora una volta un segnale importante e significativo di attenzione per i problemi delle aree colpite dal sisma e un impegno chiaro per la ricostruzione e la ripresa dei nostri territori». Per quanto riguarda invece le misure non strettamente connesse all’emergenza sisma, il decreto ha introdotto tra l’altro il diritto all’equo compenso per tutti professionisti, lo stop alla fatturazione a 28 giorni per telefonia e bollette, disposizioni che consentiranno ai ragazzi con meno di 14 anni di tornare autonomamente da scuola, previa autorizzazione dei genitori, esonerando gli istituti dalla responsabilità connessa all’obbligo di vigilanza.

L’onorevole Piergiorgio Carrescia

La Camera inoltre, in sede di conversione del decreto, ha accolto un ordine del giorno, presentato dall’onorevole dem Piergiorgio Carrescia che impegna il governo a rendere omogenea la disciplina che regola i benefici della zona franca urbana nei comuni del cratere. Le imprese che hanno subito a causa del sisma la riduzione del fatturato almeno pari al 25% nel periodo dal 1° settembre 2016 al 31 dicembre 2016, rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2015,  possono beneficiare di diverse agevolazioni, tra cui l’esenzione dall’imposte sui redditi, imposta regionale, imposte municipali, contributi previdenziali. Con quest’ordine del giorno, Carrescia ha chiesto che il termine per l’accesso ai benefici previsti dalla zona franca urbana decorra almeno dal 1 novembre 2016, così da comprendere anche le piccole e medie imprese che hanno subito i maggiori danni dopo le scosse di ottobre 2016.  «Mi auguro che con la legge di Bilancio – ha commentato l’onorevole – il governo provveda a eliminare quell’incongruenza; in ogni caso è già pronto un emendamento che sarà sottoscritto dai parlamentari marchigiani del Pd».

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