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Piceno Gas Vendita, altro 10% alla Estra
«Non venderemo mai le tubature»

ASCOLI - La ex società partecipata del Comune ora è tutta in mano alla multiutility. Via libera alla variante riguardante la Magazzini Gabrielli. Schermaglie in consiglio tra maggioranza e opposizione. Mozione di Fioravanti sull'assegnazione dei posti letto al Piceno
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di Franco De Marco

Giacomo Manni

ASCOLI – Il Comune incassa un altro milione e 400.00 euro dalla cessione alla Estra Energie del 10% delle quote, le ultime indirettamente rimaste in suo possesso, della Piceno Gas Vendita. Il provvedimento è stato approvato questa sera dal Consiglio comunale con i voti a favore della maggioranza e 5 contrari (Pd e M5S). A questo punto la Estra Energie, che già aveva acquistato il 90%, ha in mano totalmente la società. Un affare per il Comune, in totale, di ben 14 milioni. «Premesso che il Comune, in base al Decreto Madia, non poteva più tenere per sé società giudicate non strategiche – ha commenta il sindaco Guido Castelli – siamo riusciti a incassare 14 milioni.  Quattordici milioni utilizzati per strade o per gli aiuti ai disabili, opere pubbliche e sociale. La Piceno Gas Vendita era una società che non aveva patrimonio e non abbiamo dovuto fare alcun investimento. Siamo stati bravi e fortunati». «Se con questo 10%  – ha continuato il primo cittadino –  invece di accettare la proposta della Estra Energie, attraverso la negoziazione diretta, avessimo scelto di fare una gara, avremmo rischiato che questa gara potesse andare deserta o che altri potessero acquisire le quote a un prezzo più basso rispetto a quello offerto dalla Estra Energie». Molto critico il capogruppo del Pd Francesco Ameli. «Cosa è stato fatto con questi soldi? – ha detto –  La percezione nella città è che non siano stati destinati per scelte realmente utili e qualificanti. Si è trattato di una operazione straordinaria e anche la destinazione doveva essere straordinaria. Cosa ci fate di quest’altro denaro proveniente dalla vendita del 10% delle ultime quote rimaste?». Critiche anche da Giacomo Manni (MS5). Castelli ha anche ribadito con forza:  «Mai e poi mai, invece, venderemo la Ascoli Reti Gas.  Le tubature resteranno sempre in mano al Comune perché, questa sì, è una società strategica per l’interesse collettivo. E’ vero però che, in base al Decreto Bersani, è possibile che la gestione delle reti, solo la gestione, dietro naturalmente un canone, possa essere messa a gara». Il Consiglio comunale di oggi aveva pochi punti all’ordine del giorno ma la discussione è stata lunga  e anche fortemente polemica. Dopo la relazione dell’assessore Luigi Lattanzi, acquisito il parere del presidente del Piceno Consind Domenico Procaccini, secondo il quale la pratica era corretta, è stata approvata la delibera riguardante la variante, per un intervento viario in via Piceno Aprutina, dell’edificio che deve realizzare la Magazzini Gabrielli Spa ampliando la sua struttura commerciale.  Umberto Trenta (FI), pur denunciando la mancanza in cartella del documento di Procaccini e chiedendo il rinvio (poi negato) del punto, alla fine ha approvato il progetto ma non ha partecipato al voto come i Dem e i 5MS. La discussione si è anche allargata sulla scelta “storica” di un tempo che fu di realizzare i centri commerciali alle porte della città, e non lungo la Vallata, penalizzando così il centro storico.

Relatore l’assessore alle finanze Daniele Gibellieri, è stato inoltre approvato, con voto favorevole della maggioranza, contrarie le opposizioni, le variazioni al bilancio di previsione 2017-2019. In apertura sempre Castelli ha invitato l’aula ad una riflessione-presa di posizione in merito alla proposta della Regione di assegnazione dei posti letto. Assegnazione ritenuta penalizzante. E il presidente del Consiglio Marco Fioravanti ha annunciato anche la presentazione di una mozione per sollecitare la Regione ad un riequilibrio dei posti letto nel sud delle Marche. L’argomento verrà esaminato in sede di Commissione e tornerà poi in aula.


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