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Barilla festeggia 35 anni ad Ascoli
Pronti 12 milioni di investimenti
Foto e video

SVILUPPO - Festeggiato il "compleanno" dello stabilimento, su cui il gruppo di Parma convoglierà ingenti di somme. La soddisfazione di Luca Barilla: «Qui c'è la storia dell'azienda»
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La linea di produzione del pancarrè

Il sito ascolano visto dall’alto (foto Barilla)

di Renato Pierantozzi

C’era anche Luca Barilla, figlio del patriarca Pietro, questa mattina allo stabilimento della Barilla per festeggiare i 35 anni del sito ascolano che sforna 36.000 tonnellate di prodotti conosciuti in tutto il mondo: pan carreggiata, saccottini, crostatine, plumcake, mini gocciole, baiocchi, nastrine e gli ultimi arrivati “ringo thin”. In totale  ogni giorno dai forni escono più di 200mila pani, 1 milione di merende e oltre 2 milioni di biscotti. «Venivo con mio padre ad Ascoli nei primi tempi dello stabilimento -ricorda Barilla- insieme ai primi dipendenti che oggi hanno i capelli bianchi come me e che sono stati gli artefici di questo successo. Ascoli è stata la prima fabbrica al di fuori di Parma e non era stata semplice prendere la decisione di uscire fuori dal nostro comprensorio. Questo sito è un pezzo di storia della Barilla». E proprio a dimostrazione di ciò negli ultimi anni il sito è cresciuto grazie a investimenti milionari: nel 2007 è nata la linea per i “baiocchi”, nel 2015 sono arrivate le “nastrine” da Cremona puntando 5 milioni di euro e nel 2017 ecco la start up dei “ringo thin” con il brand Pavesi. Dal 2016 non si utilizza più olio di palma. Al lavoro ci sono 200 dipendenti fissi che raddoppiano considerando indotto e stagionali.

Luca Barilla, Francesco Grieco e Guido Castelli

«Nel 2017 -dice il direttore, giovanissimo, Francesco Grieco– sono stati investiti 5 milioni ed altri 7,2 sono previsti nel 2018. Sarà rifatto anche il forno del pancarrè, lungo 57 metri, che è attivo sin dall’apertura del 1982 e che è quello con la produttività più alta tra tutti gli stabilimenti del gruppo. Nel 2011 in occasione della drammatica alluvione che inondò lo stabilimento riuscimmo a ripartire in 11 giorni dopo che una ditta specializzata nel campo aveva preventivano 20 giorni di tempo ». Solo il pan carrè occupa la metà della capacità produttiva. Impressionanti i numeri della fabbrica ascolana che copre da solo l’intero fabbisogno nazionale di crostatine, saccottini, plumcake, nastrine e pan carreggiata. Ogni giorno vengono utilizzate ad esempio 50.000 uova di galline allevate a terra, 35 camion entrano ed escono dallo stabilimento e si utilizzano 125 tonnellate di farina. Migliaia i controlli di qualità svolti da laboratori esterni. In occasione del “compleanno” dello stabilimento, che lo stesso Pietro Barilla volle dimensionato per una forte crescita negli anni, sono state accolte autorità civili e miliari ed è stato presentato anche l’accordo di filiera per l’acquisto del grano tenero marchigiano: in tre anni saranno acquistati 200.000 tonnellate dai produttori locali.

 

Il team che dirige lo stabilimento

La linea dei nuovi ringo thin

I biscotti prima della cottura

L’impasto del pancarrè

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 commenti

  1. 1
    Rossella Stefanachi il 7 Dicembre 2017 alle 19:42

    Grazie al lavoro quotidiano di personale preparato ed infaticabile . Grazie Barilla che hai permesso alla mia famiglia di crescere

  2. 2
    Serena Vitali il 7 Dicembre 2017 alle 20:09

    E brava la Barilla !

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