Metano, il maxi appalto non fu turbato,
assolti i quattro imputati

Sono stati assolti dal giudice Marco Bartoli, “perché il fatto non sussiste”, i quattro imputati coinvolti nel processo per l’appalto della cessione per la concessione del servizio di distruzione del gas metano nei comuni di Monteprandone, Monsampolo, Spinetoli, Colli e Castorano. Si tratta del direttore tecnico della Servizi Distribuzione Srl Raniero Tosti, di Giuseppe Morelli (responsabile unico del procedimento), di Pierluigi Gandolfi legale rappresentante della Gestir srl e infine di Giovanni Liguori, socio e membro del cda della stessa Gestir srl. Secondo l’accusa, gli imputati avevano, in concorso tra loro, turbato la gara a procedura ristretta indetta dal Comune di Monteprandone (con delibera consiliare n.2 del 2011) avente ad oggetto la distribuzione del gas naturale nei comuni sopra indicati per un importo di 18 milioni di euro. Sempre per l’accusa, il bando di gara, sarebbe stato preparato con le indicazioni tecniche ed economiche predisposte dalla Gestir che però era consulente di uno dei partecipanti alla gara e non della stazione appaltante. In pratica i rappresentanti della ditta di Modena specializzata nel campo del metano, avrebbero posto in essere una attività di consulenza senza avere qualsivoglia incarico o rapporto contrattuale. La stessa Gestir, invece, era la società di consulenza della Servizi Distribuzione srl (società posseduta dagli stessi Comuni Monteprandone, Monsampolo del Tronto, Spinetoli, Colli del Tronto e Castorano ndr), partecipante alla gara di appalto e precedente affidataria del servizio e vincitore finale del bando poi finito al centro della vicenda giudiziaria. Nelle indagini, condotte dalla Guardia Di Finanza, erano spuntate fuori anche alcune intercettazioni telefoniche. Anche i Comuni stessi si erano costituiti parte civile dopo lo scoppio del caso. Tra le parti civile anche l’Italgas, uno dei colossi nazionali del metano tricolore.