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Luminarie natalizie,
soluzioni tardive e spese esagerate

L'IDEA - A San Benedetto, secondo l'assessore Olivieri, ci vogliono 1.500 euro per illuminare un oleandro. Eppure agire per tempo, magari coinvolgendo le associazioni, avrebbe dato visibilità a tante realtà e prodotto risparmio
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Le luminarie in viale Secondo Moretti a San Benedetto del Tronto (Foto Cicchini)

di Epifanio Pierantozzi 

Va bene che i vetri di Murano costicchiano e i cristalli di Boemia sono fuori portata delle nostre tasche, ma che illuminare un oleandro (e non osiamo pensare a quale cifra arrivi una palma) costi 1.500 (millecinquecento) euro pare un tantino esagerato.
Eppure, a sentire quanto dichiarato dall’assessore alle attività produttive del Comune di San Benedetto, Filippo Olivieri, sarebbe – anzi, è – questa la cifra richiesta. Fatti due conti, e solo per gli oleandri, si arriverebbe sugli 80-90 mila euro!
Così è il caso di riflettere un po’ davanti a tale spese da affrontare per rendere il centro un po’ più illuminato. Non sappiamo quando l’assessore Olivieri abbia chiesto il preventivo (sperando che non sia stata interpellata una sola ditta), ma se si è arrivati a una dozzina di giorni dal Natale e ancora non si sa cosa e come fare il vero problema non è la richiesta esosa o esorbitante, ma i tempi di “pensiero e operatività” di questa amministrazione. Il problema dell’illuminazione andava affrontato questa estate poiché una vera amministrazione opera con largo anticipo e non governa “per il giorno dopo”. Se, come sembra di capire, il problema di come rendere più luminoso il centro è stato affrontato poche settimane fa, non si ha nessun margine di trattativa, se non il classico “prendere o lasciare”.
Questo a livello di abc del buon governante, per non scomodare il buon senso, che non sembra aver trovato ospitalità in questi amministratori.
Sì, perché se è vero che in tempo di crisi i bravi governanti vi scorgono opportunità e non scuse per fare nulla o poco, è altrettanto vero che a pensarci prima qualche idea poteva anche sgorgare dalla giunta Piunti.
Una su tutte? Perché, magari qualche mese or sono, non si sono convocate in Comune tutte le associazioni cittadine – più o meno culturali, locali o nazionali che vi abbiano rappresentanza – e proposto loro di “adottare” un oleandro su viale Secondo Moretti e illuminarlo secondo il loro gusto e/o potenziale? In fondo sarebbe state una vetrina per tutte queste associazioni (basta un cartello col loro logo appeso o ai piedi dell’oleandro, e non inchiodato) e un modo di “farsi vedere” da tanti concittadini che il più delle volte ne sentono parlare, e basta.
Quasi certamente ne scaturirebbe una illuminazione variopinta, ma chi l’ha detto che solo l’uniformità va bene per “illuminare” il centro cittadino? Un “arcobaleno” di luci farebbe il centro un polo di attrazione e, perché no, darebbe modo di parlarne e far parlare di San Benedetto.
Ormai è tardi, per tutto, così c’è da sperare che per il prossimo Natale qualche idea “frulli” nelle menti di Piunti & co.

 


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