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Samb, Miracoli carica i suoi:
“Battere la Triestina per un campionato
ancora più importante”

CALCIO - Per il bomber rossoblù 7 reti nelle 13 partrite disputate, e tutte decisive. «Le critiche del presidente Fedeli? Mi portano fortuna: ogni volta faccio gol. Il mercato? Adesso penso solo alla Samb»
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di Benedetto Marinangeli

Sette reti in tredici partite disputate e tutte decisive. Luca Miracoli si conferma uno dei punti di forza di questa Samb seconda in classifica. Nonostante questi numeri, però, non è entrato ancora nel cuore della tifoseria e del patron Franco Fedeli che non perde occasione di bacchettarlo, quando le cose non girano per il verso giusto.

Miracoli ammonito durante Samb-Bassano

«Le critiche del presidente – glissa il bomber rossoblù – mi portano fortuna perché ogni volta che me le rivolge, nella partita successiva, realizzo gol decisivi. Scherzi a parte non sono stato bene a causa dell’ infortunio occorso contro il Fano ed un fisico importante come il mio deve essere al top della condizione per esprimersi al meglio. E’ vero, contro il Pordenone non ho disputato una buona partita ma anche questo rappresenta un percorso di crescita. Devo imparare a gestire meglio le situazioni negative e quindi riprendere fiducia anche quando si sbaglia un passaggio. L’importante è lavorare e restare tranquilli anche perché nel calcio è velocissimo passare dallo scarso ad essere un calciatore forte. A Bergamo è andata meglio più di quello che pensavo. Gol e vittoria della Samb».

Miracoli, una rete giunta di nuovo su azione.

«Avevo saltato tre partite per infortunio ed erano due mesi che non realizzavo un gol al termine di una manovra di gioco. Sono contento che la mia rete è servita per conquistare i tre punti. A parte questo, ciò che conta è che la Samb abbia continuato nella sua serie positiva di risultati».

Cosa è cambiata con Capuano rispetto alla precedente gestione di Moriero?

«Innanzi tutto il sistema di gioco e poi studiamo molto l’avversario per limitarne così i pregi ed esaltandone, invece, i difetti. Con due attaccanti in avanti cambia anche il mio modo di giocare con i movimenti che debbono essere in sintonia con quelli dell’altro attaccante. Capuano, poi, ci chiede anche di aiutare molto in fase difensiva. Comunque mi trovo bene sia con il 3-5-2 che con il 4-3-3 e questo grazie al valore tecnico dei miei compagni di reparto».

In casa, però, questa Samb stenta ancora un pochino.

«Sono due mesi che non vinciamo al Riviera delle Palme che deve essere il nostro fortino. Anche noi ci domandiamo il perché di questa differenza di risultati tra le gare in casa ed in trasferta. Forse è dovuto al fatto che gli avversari si difendono di più e quindi ci sono meno spazi o forse perché accusiamo un po’ di pressione nel fare la partita. Dopo la buona prestazione con il Pordenone, sabato dobbiamo conquistare i tre punti. Se inizieremo a fare bottino pieno tra le mura amiche, il nostro campionato diventerà ancora più importante».

Però la Triestina non è un avversario dei più malleabili.

«Un’ ottima formazione che ha speso tanti soldi in sede di mercato e con un ottimo reparto offensivo. Arma è uno degli attaccanti più ricercati ma non è l’unico pericolo. Stiamo analizzando attentamente i video della Triestina per limitarne i pregi e per poi colpire al momento giusto».

Miracoli, tra un po’ riapre il mercato. La Samb vuole esercitare il diritto di opzione su di lei per il rinnovo, ma c’è pure l’interessamento dello Spezia in B.

«So che nella prossima settimana il mio procuratore si incontrerà con la dirigenza proprio per il rinnovo. E’ una cosa importante e mi fa piacere. Ma io penso solo alla Samb e a dare il meglio per ripagare le persone che in me ripongono fiducia anche in situazioni difficili. Per quanto riguarda lo Spezia al mio procuratore non chiedo nulla e non mi interessa. Sono contentissimo di stare alla Samb e non vado dietro a queste voci che destabilizzano solo la concentrazione. Sono contento del mio rendimento ma non mi accontento perché posso dare di più. Ed è questo il mio obiettivo. Poi a fine anno faremo i conti».

 


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