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Illecito sportivo, la Procura Figc:
retrocessione per l’ Avellino
E adesso il Picchio spera

CALCIO - Ultimo posto e tre punti di penalità nel prossimo campionato. La condanna degli irpini sarebbe un vantaggio per l'Ascoli. La sentenza la prossima settimana: possibile anche una forte penalizzazione
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L’Avellino in serie B e il Catanzaro in Lega Pro rischiano la retrocessione. E’ questa la richiesta avanzata questa mattina, insieme ad una serie di ammende, dalla Procura Federale nel processo per illecito sportivo che si è aperto a Roma. In caso di condanna dell’Avellino per l’Ascoli sarebbe un grosso vantaggio perché avrebbe un avversario di meno da raggiungere per salvarsi. Nella migliore delle ipotesi la società irpina potrebbe avere una forte penalizzazione, tale da comprometterne la salvezza. Le due società sotto processo devono rispondere di responsabilità diretta causa il coinvolgimento dei due presidenti Walter Taccone (Avellino) e Giuseppe Cosentino (Catanzaro) con i rispettivi direttori sportivi Vincenzo De Luca e Armando Ortoli quest’ultimo ex Ascoli. Sul banco degli imputati anche il calciatore Andrea Russotto dei calabresi.

“Chiediamo per l’Avellino la retrocessione all’ultimo posto in classifica (quindi la retrocessione in Lega Pro, ndr), si chiede inoltre la penalizzazione di 3 punti nella stagione sportiva successiva in ragione della responsabilità oggettiva e della pluralità di soggetti coinvolti”. Identica richiesta è stata fatta per il Catanzaro che milita nel girone C di Lega Pro (e finirebbe in serie D). Per quest’ultimo la Procura ha chiesto 3 anni di squalifica e 50.000 euro di ammenda. Per il ds Ortoli 4 anni di inibizione e 60.000 euro di ammenda. Per il presidente avellinese Taccone 5 anni di inibizione e 70.000 euro di ammenda, per il ds De Vito 4 anni e 60.000 euro . La partita incriminata è Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013 penultima del campionato di Lega Pro: l‘Avellino vinse (0-1, gol di Zigoni a 16 minuti dalla fine) e festeggiò la promozione di serie B.

La sentenza è attesa nella prossima settimana, poi ci sarà l‘appello in secondo grado, infine il terzo e ultimo livello della giustizia sportiva al Coni. Tutto in tempi brevi, ovvero prima dell’inizio del girone di ritorno. La società irpina, alle prese con questa grave situazione, è in difficoltà anche sul piano finanziario. Entro lunedì prossimo 18 dicembre dovrà pagare ai tesserati gli stipendi di settembre e ottobre, con relativi versamenti contributivi, e servono 2 milioni di euro. In realtà 1 milione e 200.000 euro, perché gli altri 800.000 li ha incassati nei giorni scorsi dalla Lega come residuo di un contributo non ancora ottenuto.

 


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