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Slot e videolottery
Gli ascolani “bruciano”
50 milioni all’anno

INDAGINE - Dati sul gioco alle macchinette. Spesa pro capite e diffusione apparecchi: numeri molto alti per il capoluogo, Comunanza e Grottammare da record, Palmiano "zona franca", Rotella solo 0,8 euro a testa
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Mille euro a testa nelle slot machine o nelle videolottery che escono fuori dalle tasche degli ascolani. E’ il dato sconcertante, e più alto rispetto a realtà come Fermo, Macerata e Pesaro, che emerge dall’indagine pubblicata stamane sul sito del quotidiano La Repubblica incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta giochi (Aams). Ne è uscito fuori un database relativo ad oltre 7 mila comuni italiani. Nelle Marche la media delle giocate pro capite è di 802 euro rispetto ad esempio al record nazionale della Lombardia con oltre mille euro. Record a Civitanova Marche si arriva quasi a 3.000 euro pro capite con 2.945 euro puntati nel 2016 a fronte dei 2.702 dell’anno prima.  Riguardo alla presenza delle macchinette, nella nostra regione ce ne sono 6,7 ogni mille abitanti mentre i lombardi ne hanno, ad esempio, 6,39. Tornando al capoluogo piceno i dati sono molto negativi. Viene considerata una popolazione di 49.203 abitanti con un reddito procapite pari a 19.100 euro. Ebbene nel 2016 sono state registrate 49,28 milioni di giocate, di cui 29,1 nelle cosiddette new slot e 20,2 milioni nelle videolottery. Gli apparecchi in città sono 458, 9,3 ogni mille abitanti. Un numero superiore rispetto alla media regionale di 6,7. Nella classifica della virtuosità (intesa come bassa diffusione di macchinette) Ascoli conquista solo una “ciliegia”, il simbolo scelto nell’indagine. L’unico dato positivo è il confronto 2015-2016: sono in calo sia le giocate complessive (-1,2%) sia a diffusione degli apparecchi (-1,7 di slot e -1,9 di vlt). Confrontando Ascoli con gli altri capoluoghi emergono altri dati negativi. I fermani, ad esempio, hanno giocato a testa “soltanto” 579,7 euro (in aumento rispetto ai 568,1 euro); i maceratesi hanno puntato alle slot o alle videolotteria 628,7 euro, mentre ad Ancona si gioca più di Ascoli (1.011 euro rispetto ai 928,3 euro del 2015). Infine a Pesaro si registrano giocate pro capite per 845,7. Non migliora la situazione a San Benedetto dove si gioca più di Ascoli: 1.022,9 euro a testa. Nel 2015 ancora di più: 1.036,1 euro per ogni residente. Analizzando i dati dei comuni del piceno emergono i dati di Castel Di Lama (308 euro pro capite), Offida (356,7 euro). Record a Grottammare con 1.443,2 euro a testa seguita da Comunanza (1.422), mentre a Palmiano non risultano installate macchinette. A Rotella la spesa censita è stata di 0,8 euro a testa. Si gioca di meno a Monteprandone (“solo” 299,3 euro), Folignano (359,7), Spinetoli (505,1 euro). A livello nazionale l’esborso complessivo è di 49 miliardi per le slot, che salgono a 95 considerando anche gli altri giochi. Fuori provincia spicca il dato di Porto San Giorgio con 2.696 euro pro capite.

r.p.

(servizio aggiornato alle 21,20)


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