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Aria pulita e rifiuti pericolosi,
il comitato non molla

LA BATTAGLIA- I residenti di Villa Sant'Antonio e Castel di Lama pubblicano una ulteriore nota polemica: «Da ottobre a dicembre quasi 80 segnalazioni. Alla Ocma abbandonate 37.000 tonnellate di scorie altamente pericolose. Vogliamo i dati sull'incidenza di tumori nelle zona»
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Anche a Natale si lotta per l’aria pulita. Lo ribadiscono i membri del comitato anti-inquinamento “Villa Sant’Antonio – Castel di Lama”, che per l’occasione hanno pubblicato una nota “augurale” con tanto di numeri e cifre relative al problema che affligge la zona al confine dei comuni di Ascoli, Castel di Lama e Maltignano: miasmi e fumi sospetti, pochi giorni fa al centro del protocollo firmato in Provincia e relativo al monitoraggio che, per 9 mesi, cercherà di stabilire quanto sta accadendo.      

«Dal 6 ottobre al 21 dicembre abbiamo registrato 77 segnalazioni di cattivi odori, naturalmente il numero è limitato alle persone che si sono rese disponibili. Quindi le persone che hanno subito l’aria irrespirabile sono di più, sicuramente non di meno. -spiegano dal comitato- Nello stesso periodo ci sono state 45 telefonate all’Arpam da parte dello stesso campione. Da dire che ogni tanto ci stanchiamo di telefonare, visto la sordità dell’ente. Ma poi ci passa e ricominciamo a chiamare». L’attenzione è alta anche sulla situazione relativa all’Ocma.

«Nel 2010 il Noe sequestrò 1.500 tonnellate di rifiuti, che sembravano un’enormità. Macché, record ampiamente battuto dall’azienda. -continuano- Qualche giorno fa si è svolta un’udienza del processo contro la Ocma, un obiettivo raggiunto dal comitato che ha portato in tribunale l’azienda per emissioni nocive e deposito e abbandono di rifiuti pericolosi. In quella occasione è stata presentata la perizia che ci dice che nei capannoni sono stoccati: 17.172,04 tonnellate di scorie saline, classificate come rifiuto speciale pericoloso, caratteristiche di pericolo HP4 HP6 (che indica sostanze con effetti gravissimi sulla salute, tra cui lesioni oculari e tossicità acuta); 10 tonnellate di polvere di pirolisi, stessa classificazione; 19.110 tonnellate di polveri da mulino a palle sempre HP4 HP6; 650 tonnellate di polveri da abbattimento fumi HP4 HP6; 2 tonnellate di fanghi da scrubber mulino a martello (rifiuti speciali non pericolosi). Il totale dei rifiuti speciali pericolosi è di 36.924,04 tonnellate».

«Vi ricordate la centralina che stava nei pressi della Corte del Sole? Vi ricordate i dati che rilevava? Vi ricordate che i valori erano altissimi, che l’aria che respiravamo risultava di qualità pessima con non si sa quali effetti sulla salute? Gli enti preposti hanno lavorato per individuare l’origine dell’inquinamento e magari eliminarlo? Naturalmente no – concludono dal comitato – hanno tolto la centralina. Così noi continuiamo a respirare la stessa aria malefica, ma non c’è più nessuno strumento di controllo. C’è un dato che non riusciamo assolutamente ad avere, anche se abbiamo provato più volte. Ed è quello sull’incidenza dei tumori e delle leucemie nella zona colpita da tanti fattori inquinanti. Ma ognuno sa qual è la situazione nel proprio palazzo, nella strada in cui vive. A volte purtroppo nella propria casa. Forse qualcuno non ha capito che capito che noi non molliamo».


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1 commento

  1. 1
    Claudio Sesto Travanti il 23 Dicembre 2017 alle 14:10

    Come mai non si parla della collinetta dei rifiuti depositati nel piazzale RE.MA….. non interessa al Comitato?

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