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Lanni e Addae, una gara stratosferica
Buzzegoli onnipresente e decisivo
Baldini perfetto nelle due fasi

BRESCIA-ASCOLI - Il portiere torna titolare e salva quattro gol che sembravano fatti. Il ghanese trasformato in difensore mette la museruola a bomber Caracciolo e si rivela imbattibile nel gioco aereo
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La partita è finita da pochi secondi e Cosmi corre da Addae per abbracciarlo

di Andrea Ferretti

Lanni è tornato e, come avvenuto spesso negli ultimi tre anni, si è vestito di nuovo da Superman. Davanti a lui ha giganteggiato Addae. Buzzegoli è stato egregio in entrambe le fasi e, soprattutto, è stato lui a firmare la vittoria. Cinaglia si è rivelato un jolly più prezioso che mai. Sono loro, nell’ordine, i migliori della serata. Ma sugli scudi stavolta i bianconeri ci vanno davvero tutti.

LANNI (8) – Torna titolare dopo due gare trascorse in panchina. E dopo 12 minuti si rivede il vecchio Lanni quando vola sulla sua destra per dire di no a Caracciolo che fa paura anche solo se si avvicina all’area. Sul colpo di testa di Bisoli lo salva la traversa. Poi nella ripresa compie tre interventi da cineteca del calcio: su Meccariello (con l’aiuto di Addae), Martinelli e due volte Caracciolo. Ammonito.

DE SANTIS (6,5) – Difensore di destra nella difesa a tre con il compito di aiutare Addae nel controllo di Caracciolo e uscire sulle incursioni di Longhi e Martinelli. Non rischia nulla e quindi non sbaglia mai.

ADDAE (8) – Centrale difensivo d’emergenza, si appiccica a Caracciolo modello stopper degli anni ’70 per contrastarlo soprattutto nel gioco aereo. Alla fine risulta – alla pari di Lanni – il migliore in campo. La ciliegina sulla torta quando la sua proverbiale generosità lo porta a ricacciare sulla linea un gol già fatto.

CINAGLIA (7) – Ormai è ufficialmente il jolly bianconero. La penuria di difensori lo riporta in mezzo alla difesa, il suo ruolo. Ed è lì che si imbatte quasi sempre in Torregrossa al quale non concede quasi nulla. Poi mette il lucchetto e non ce n’è per nessuno.

FLORIO (6) – Non gioca dalla prima di campionato a Cittadella. Cosmi gli chiede di salire a destra, ma lui è un terzino e allora si rende più utile nei raddoppi sulla fascia dove attacca Longhi. Buzzegoli gli lascia una palla gol, ma lui si emoziona e spreca.

CLEMENZA (6) – Cosmi lo piazza come interno di centrocampo, ruolo che aveva ricoperto ai tempi della Primavera della Juve. Si piazza accanto a Buzzegoli e contrasta Martinelli. Non rischia niente e non si perde mai in inutili preamboli. Dopo meno di un’ora va sotto la doccia.

BUZZEGOLI (7,5) – Anche al “Rigamonti” le chiavi della regia le tiene lui. Non contento, si permette il lusso (per lui quasi una rarità) di andare in gol (pesantissimo) e lo fa la prima volta che si avvicina nell’area avversaria quando anticipa Coppolaro e sorprendendo il portiere Minelli con un tocco da consumato bomber d’area.

BIANCHI (6,5) – Non è la sua miglior partita, ma contribuisce comunque in maniera sostanziosa a tenere vivo il centrocampo contrastando e correndo per due,. cioè quello che ogni allenatore vorrebbe dai suoi centrocampisti. Nella sua zona si muove Bisoli al quale concede una traversa su colpo di testa e una conclusione all’ultimo secondo.

BALDINI (7) – Il bel finale con il Pescara al “Del Duca” lo promuove titolare, e lui risponde con una prestazione maiuscola. Da un suo affondo nasce il gol di Buzzegoli. Per il resto tanta corsa e tanta sostanza: sempre presente sia nella fase offensiva che in quella difensiva.

VARELA (6,5) – Dopo Fiorin anche Cosmi lo fa giocare dietro la prima punta. E tutti stanno così scoprendo che l’uruguaiano gioca bene se lo fa in quella posizione e non relegato sulla fascia dove si intestardiva a schierarlo Maresca che ora il tiki-taka lo vedrà live in Spagna. I compagni lo cercano ed è lui a riportare un mucchio di palloni nella metà campo avversaria. Pericoloso (centra anche un legno) con due colpi di testa. Nella ripresa, con il Brescia in forcing, non riesce a trovare il contropiede giusto.

SANTINI (6) – Preferito a Perez come prima e unica punta dello scacchiere bianconero. Svaria su tutto il fronte e si danna l’anima per far salire la squadra. Fisicamente viene sovrastato dai difensori di casa, ma il coraggio non gli manca.

D’URSO (dal 13’st) (6) – Rileva Clemenza quando a centrocampo comincia a essere più utile la sciabola che il fioretto.

CARPANI (dal 21’st) (6) – Al posto di Florio per fare l’esterno destro a centrocampo, ovvero il quinto difensore a destra. E lo fa bene.

PEREZ (dal 36’st) (S.V.) – Scampolo finale e un gol annullato per un dubbio fuorigioco.

ALLENATORE COSMI (7,5) – Lanni in porta e Addae difensore li aveva annunciati. Ma Clemenza interno, Florio a destra e Santini al posto di Perez sono le sorprese (vincenti) della serata. Azzeccati anche gli innesti di D’Urso e Carpani.

ARBITRO PINZANI (6) – Agevolato anche dal comportamento corretto dei giocatori. Solo un giallo a Lanni che si attarda su una rimessa dal fondo.

BRESCIA: Minelli 6; Meccariello 5,5, Gastaldello 6, Coppolaro 6; Furlan 5,5 (Machin 5,5), Bisoli 5,5, Martinelli 6, Longhi 5,5 (Rivas s.v.); Ndoj 5 (Ferrante 6); Torregrossa 5,5, Caracciolo 6. Allenatore: Marino 5,5.


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