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Il comitato anti-migranti
«Atto gravissimo, ci dissociamo»

PAGLIARE DEL TRONTO - Stasera è prevista una riunione tra i membri del "Cittadini Spinetoli", da sempre contrario all'arrivo degli extracomunitari nella palazzina di via Tevere andata a fuoco la notte del 31 dicembre: «Rogo da condannare, abbiamo sempre seguito la via del dialogo»
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di Claudio Felicetti 

«L’incendio della palazzina di via Tevere è un atto gravissimo, un’azione scellerata da cui ci dissociamo nettamente. Stasera ci incontreremo e rifletteremo attentamente sul perché di tale gesto e decideremo quali iniziative prendere per scongiurare altri episodi simili». Roberto Pagnoni, portavoce del Comitato Cittadini Spinetoli che si oppone al ventilato arrivo di 37 migranti nella palazzina di Pagliare, andata a fuoco nella notte tra il 31 dicembre ed il 1 gennaio, condanna fermamente l’atto criminale e annuncia una manifestazione popolare per dire no a queste azioni delinquenziali. Stasera alle 21,15 è prevista anche una riunione tra i membri. Il comitato, lo scorso novembre, fu promotore di un corteo di protesta finito alla ribalta nazionale anche perché vide sfilare insieme il sindaco Luciani (Pd) ed alcuni rappresentanti di Casapound.

Parte della palazzina andata a fuoco

«Nessuno di noi del comitato ha mai pensato a un’azione simile -scandisce Pagnoni- un atto scellerato da cui prendiamo nettamente le distanze. Fin dall’inizio, abbiamo avviato un dialogo con il sindaco e con la prefettura per arginare l’arrivo in massa di una quarantina di migranti da ospitare nella palazzina di via Tevere. Addirittura -continua il portavoce del comitato- ci siamo adoperati per trovare dei privati interessati ad acquistare la struttura. In tal senso, abbiamo contattato anche la Santa Rita Srl, proprietaria dello stabile, e la Coop Versoprobo di Vercelli che gestisce il flusso dei migranti. Siamo stati sempre tranquilli e coerenti, un comitato costruttivo, e abbiamo preferito fin da subito il dialogo con le istituzioni, mai avremmo pensato che si arrivasse a un’azione del genere. Rimuovere i nostri striscioni? Decideremo insieme stasera».

La manifestazione tenutasi lo scorso novembre

In previsione dell’arrivo dei migranti, i locali della palazzina di tre piani erano già stati ammobiliati, anche se mancava ancora l’autorizzazione urbanistica del Comune di Spinetoli. Nel rogo sono andati in fumo cucine, arredi e letti. Fortunatamente, la condotta del gas era ancora chiusa.


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