Tonino Aloisi al “Del Duca” impegnato contro Roberto Mancini in un Ascoli-Sampdoria
di Bruno Ferretti
Ascolano ed ex bianconero, ma un ex speciale perchè con la squadra della sua città ha giocato – in due distinti periodi – ben 194 partite, in tutte le categorie (A, B, C1) segnando 7 gol, pur essendo un difensore. Poi, da allenatore, ha lavorato nel settore giovanile (Allievi Nazionali e Primavera) ed è stato anche vice della prima squadra al fianco di Massimo Silva. Parliamo di Antonio Aloisi, per gli amici Tonino, che ha avuto una brillante carriera agonistica giocando, dopo l’Ascoli, con Torino e Cagliari (disputando con entrambe anche la Coppa Uefa), poi Cesena e Reggina, prima di scendere in C con Acireale, Cavese, Gubbio e Santegidiese. In quest’ultima società ha iniziato l’attività di allenatore, passando poi alla Reggina (Allievi Nazionali) prima del ritorno ad Ascoli (Allievi Nazionali, Primavera), poi Avellino (Primavera) e tre anni fa ha allenato per un periodo anche il Savona in Lega Pro.
Sempre al “Del Duca” ma stavolta contro il tedesco Voeller della Roma
«L’Ascoli? Secondo me riuscirà a salvarsi anche stavolta e potremo festeggiare – dice Aloisi – la classifica è corta e il traguardo attualmente è distante solo 3 o 4 punti, quindi raggiungibile. Certamente l’Ascoli, che ha chiuso l’andata con 20 punti, dovrà disputare un girone di ritorno col fiato sospeso, giocando a tutta, per conquistare quei 27 o 28 punti che potrebbero bastare. Fare calcoli adesso, con 21 partite da giocare, è impossibile ma credo che la salvezza posa essere a 48/50 punti, forse 47. L’Ascoli ha bisogno di qualche rinforzo ma, da quello che leggo, la società sta lavorando per questo obiettivo e… aspettiamo notizie».
«Ritengo che sia l’attacco il reparto con maggiore necessità di rinforzi soprattutto perché è mancato per infortunio Favilli – prosegue Aloisi – Rosseti è certamente un buon attaccante ma non mi sembra n grande finalizzatore e poi è reduce da un infortunio al piede piuttosto noioso. Gli altri reparti? Addae a Brescia ha disputato un’ottima partita da difensore centrale ma io non toglierei al centrocampo i suoi muscoli e la sua forza fisica che, però, non sempre riesce a controllare. Un conto è fare fallo a cinquanta metri dalla porta, un altro conto è farlo in area di rigore. Per i rinforzi io prenderei qualcuno anche per la difesa. L’infortunio che ha messo fuori uso Mignanelli ha creato un problema sulla fascia sinistra dove sono stati adattati giocatori non di ruolo».
Un duello con Vialli della Sampdoria
«Ho grande fiducia nell’allenatore Cosmi che ha tanta esperienza e un notevole curriculum. Ha già raccolto quattro risultati positivi e sta trasmettendo fiducia alla squadra Cosmi non è solo uno che urla e sbraita in panchina, ma che fa giocare bene la squadra – prosegue l’ex difensore bianconero – con lui l’Ascoli è in buone mani. Gli elementi per salvarsi, secondo me, ci sono tutti: una squadra in crescita, un tecnico di valore, una tifoseria straordinaria e una società seria che dà serenità a tutti».
Nicola Aloisi
Tonino Aloisi attualmente allena la squadra Juniores del Monticelli («mi piace lavorare con i giovani, è un’esperienza per me stimolante»), società nella quale sta emergendo il figlio Nicola (18 anni) sul quale hanno messo gli occhi società di categoria superiore. E’ un esterno di centrocampo, molto veloce, davvero promettente. Nicola Aloisi è stato già promosso in prima squadra nel campionato di serie D.
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Bravo Eloisi dobbiamo essere ottimisti