di Franco De Marco
La Fondazione Carisap conferma il suo intervento economico a favore della Fondazione Tullio Pericoli. Non fa decadere lo stanziamento. Riaffiorano di conseguenza, nell’interesse della collettività, le speranze di concretizzare una iniziativa artistica molto importante, per la città di Ascoli e le Marche tutte, sia sotto l’aspetto prettamente artistico, sia di immagine proiettata a livello nazionale e internazionale, sia come ritorno economico (turismo culturale). Il progetto, come noto, riguarda la creazione, a palazzo dei Capitani del Popolo, di una galleria stabile, con almeno 150/200 opere, dedicata al percorso artistico del maestro Tullio Pericoli, nato a Colli del Tronto, disegnatore e pittore, considerato tra le più significative espressioni dell’arte contemporanea.
La Fondazione Carisap aveva approvato, il 28 ottobre 2016, un intervento per 225.000 euro nel triennio 2017-2019. Poi, per una serie di circostanze, in particolare per le perplessità della stessa sulle possibilità che la galleria, una volta avviata, potesse camminare da sola, il progetto si è insabbiato tra la delusione generale. E lo stanziamento rischiava di scadere. Il Cda però lo ha salvato a dimostrazione, evidentemente, della convinzione che ha nel ritenerlo ancora fattibile.
E allora? A questo punto non si può non sottolineare il paradosso: tutti dicono di voler questa Fondazione Pericoli ma il progetto rimane nel cassetto. Il sindaco Guido Castelli, intervistato di recente sull’argomento da “Cronache Picene”, si è dichiarato addirittura pronto a far assumere al Comune tutto l’onere anche nel caso di un eventuale ritiro della Fondazione Carisap. Quest’ultima ora conferma la sua disponibilità e non se la sente di far naufragare il progetto. E’ vero che Tullio Pericoli ha formalmente ritirato la proposta di fronte al tergiversare di Comune e Fondazione Carisap. Ma difronte ad una nuova, e soprattutto concreta, disponibilità da parte degli organismi interessati, potrebbe ripensarci. Le prese di posizione pubbliche sono state numerose (vedi Italia Nostra e Acli) così come il caso dovrà essere esaminato in consiglio comunale per la discussione di ben tre interrogazioni tutte a sostegno dell’iniziativa. E non bisogna dimenticare che il consiglio, all’unanimità, con un solo astenuto (Andrea Antonini), il 30 marzo del 2017 , aveva approvato l’adesione alla fondazione.
Nei confronti dell’Arengo e della Fondazione Carisap c’è un pressing generale. Il piano di gestione della Fondazione Pericoli, predisposto da Carlo Bachetti, prevede una spesa annua intorno ai 120.000 euro dai quali però sottrarre le spese di guardiania delle sale del palazzo dei Capitani, a carico del Comune, e gli introiti dei biglietti.
Le opere di Tullio Pericoli dedicate al paesaggio piceno, soprattutto dopo la tragedia del terremoto, possono diventare un simbolo, una identità ben definita, di tutte le Marche. Attorno alla fondazione, per la presidenza della quale era pronto il professor Salvatore Settis, si potrebbero attivare anche iniziative didattiche e di tutela con al centro lo stesso paesaggio piceno. Anche la Regione dovrebbe prendere in seria considerazione la partecipazione all’iniziativa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati