di Andrea Ferretti
Alcuni anni fa, nella stessa via, un’ambulanza attrezzata per la rianimazione mobile, restò bloccata e lo staff a bordo (medico e infermiere, l’altro era l’autista) furono costretti a scendere e proseguire – di corsa – a piedi per soccorrere una persona che aveva avuto un malore in casa e che rischiava di morire. I sanitari raggiunsero l’abitazione, prestarono i soccorsi e quella persona si salvò. L’ambulanza, nel frattempo, fu costretta a compiere un lungo giro per raggiungere l’abitazione. Lo fece perdendo tempo prezioso che, in casi del genere, sono minuti che possono determinare la salvezza o la morte di un essere umano.
Un episodio del genere potrebbe ripetersi, magari non in questa strada (via dei Saladini), ma in un altro angolo del centro dove spesso le auto vengono parcheggiate in maniera selvaggia. Nel caso specifico, si tratta della strada – via dei Saladini appunto – che unisce via delle Torri con Piazza San Tommaso, quest’ultima l’unico luogo del centro di Ascoli dove è possibile parcheggiare senza regole. Come si evince dalle foto, le auto parcheggiano lasciando uno spazio dove possono transitare solo pedoni, bici, scooter e al massimo auto di dimensioni ridotte. Non certo un’ambulanza. Abbiamo misurato lo spazio che raggiunge a stento i 2 metri. Insufficienti per un’ambulanza le cui dimensioni vanno da un minimo di metri 1,990 a un massimo di metri 2,050 esclusi gli specchietti retrovisori che sono richiudibili.
I vigili urbani intervengono solo su chiamata. Un modus operandi che non sta scritto da nessuna parte e che non viene negato solo perchè le telefonate che giungono al loro comando vengono registrate. Le altre forze dell’ordine non si occupano di divieti di sosta e di rimozioni. Resta allora la legge che, spesso, è lenta ma inesorabile.
Ad Ascoli non è mai accaduto, almeno per ora, ma vale la pena ricordare che l’articolo 340 del codice penale prevede che “chi cagiona una interruzione o turba la regolarità di un servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (il caso dell’ambulanza bloccata da auto parcheggiate selvaggiamente, ndr) è punito con la reclusione fino a un anno”. Tre anni fa a Napoli un uomo morì d’infarto perché l’ambulanza non riuscì a raggiungere la sua abitazione in tempo utile. Non solo. A Milano un automobilista è stato rinviato a giudizio per “concorso in omicidio” perché la sua auto, lasciata in divieto di sosta durante la notte in prossimità di un incrocio, aveva ostacolato la visuale di un automobilista che aveva provocato un incidente in cui era morto.
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Zona senza regole e senza nessun controllo, come piazza s. Agostino. Parcheggio selvaggio e gratuito