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Moneta, domani conferenza dei 5 Stelle
«Solo le banche emettono denaro, basta»

ASCOLI - Relatori il trader ascolano Stefano Di Francesco e il presidente di "Moneta Positiva" Fabio Conditi: «In Italia non c'è nemmeno un banca pubblica». Attesa per l'arrivo di Di Maio il 20 gennaio
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di Franco De Marco 

C’è un sistema monetario alternativo a quello controllato totalmente dalle banche ed in grado di dare respiro all’economia e ai cittadini invece di soffocarla col debito pubblico? Certamente sì secondo il Movimento 5 Stelle che domani sabato 13 gennaio, ad Ascoli, nella Sala dei Savi, inizio alle 17, nel corso della conferenza sul tema “L’Italia tradita. Sovranità monetaria e sviluppo economico”, illustra la sua teoria. I relatori sono Fabio Conditi e Stefano Di Francesco, ascolano, trader, operatore di borsa, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione  “Moneta Positiva”, legata al Movimento 5 Stelle, che sta svolgendo un’intensa attività di informazione in tutta Italia attraverso vari canali e anche con spettacoli.

Romanucci, Di Francesco e Tamburri

Questa mattina l’iniziativa è stata presentata nella sede dei pentastellati alla presenza del portavoce Massimo Tamburri e di Paolo Romanucci che domani fa da moderatore al dibattito. «Naturalmente – sottolinea lo stesso Romanucci – siamo pronti a rispondere a tutte le domande del pubblico. Questo è il primo di un ciclo di incontri , di carattere economico e non solo, che mettiamo in programma per favorire la partecipazione dei cittadini su temi di particolare importanza».  Di Francesco, da esperto di economia, punta il dito contro l’attuale sistema monetario dove, dice, tutto è condizionato dalle banche che creano dal nulla il denaro quando fanno i prestiti. «Tutto il denaro che usiamo – sottolinea – è creato col debito e gravato dagli interessi. Lo Stato deve essere sovrano e indipendente e deve avere una moneta di proprietà dei cittadini e libera dal debito. Il denaro creato deve essere destinato esclusivamente all’economia reale. Oggi esiste una situazione di agonia perenne». «Perché mai in Italia, – si chiede Di Francesco – al contrario di ciò che accade ad esempio in Germania, non c’è più nemmeno una banca pubblica ma sono tutte private? E’ vero che le banche, quando emettono i prestiti, devono avere una riserva, ma solo dell’8%. In pratica possono emettere prestiti per 100 milioni e possedere solo 8 milioni. Invece si può dare una speranza ai cittadini. Va ripensato anche il ruolo del Pil». Tema dunque di valenza generale. Di Francesco dice anche: «Di fronte a questa situazione uscire dall’euro non è cosa utile».  Tra tra i 5 Stelle ascolani c’è grande attesa per l’arrivo, sabato 20 gennaio, di Luigi Di Maio candidato premier. «Attendiamo la conferma – commenta Tamburri  – per organizzare l’appuntamento. Al momento non possiamo dire né orario né luogo». La manifestazione si dovrebbe svolgere comunque al chiuso (auditorium del polo di Sant’Agostino?).


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