«Voi che studiate al Liceo Classico siete i rivoluzionari del nostro tempo, giacché la vostra scuola è un fortilizio di resistenza rispetto alla barbarie dilagante»: con queste parole Diego Fusaro – filosofo, saggista e docente universitario torinese – ha aperto la lectio per gli studenti dello Stabili di Ascoli a poche ore dalla quarta edizione della “Notte Nazionale del Liceo Classico”.
La manifestazione, in contemporanea con tutti i Licei Classici d’Italia, ha visto la presenza del sindaco Guido Castelli e una grande partecipazione di cittadini di ogni età, inanellando successi su tutti i fronti: le conferenze, curate da esimi relatori, hanno riscosso ampi consensi, così come gli spettacoli di musica, danza, teatro e la sfilata di moda, allestiti in ogni angolo dell’edificio di viale Vellei. La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione, per la soddisfazione dei giovani organizzatori, del preside Arturo Verna e dei docenti.
Non poteva essere altrimenti sulla scia dell’indiscutibile autorevolezza dell’anteprima. Diego Fusaro, filosofo, saggista e docente universitario torinese, ha incontrato gli studenti del Classico ed esposto a chiare lettere il suo pensiero in fatto di scuola, famiglia e società moderna.
«Il circolo mediatico – ha detto Fusaro – sta portando avanti una vera e propria dissacrazione di questa scuola, nel tentativo di relegarla a inutile e semplice frammento dell’antichità, in nome di un sempre più avanzante concetto dell’utile. Invece l’obiettivo del Liceo Classico è quello di formare individui completi, consapevoli della loro storicità, delle loro radici, ma con una memoria progettuale del futuro verso il quale sono diretti».
Non ha usato mezzi termini, il noto saggista: «Non può esservi futuro senza giusta memoria del passato, né passato senza apertura al futuro. La scuola deve recuperare il suo ruolo di educatore che, ripartendo dalla famiglia, renda gli studenti consapevoli di non essere un aggregato di individui competitivi ma una comunità».
«La famiglia, prima comunità in cui si inserisce l’individuo al momento della nascita, viene ormai considerata sessista, omofoba e premoderna – ha continuato Fusaro – la società è ridotta ad un insieme di individui in concorrenza, dove per cultura s’intende: saper fare per massimizzare il profitto. Lo Stato ha perso la sua funzione politica a favore dell’esigenza di regolare il mercato». Una disamina precisa e severa di un contesto in cui saranno sempre più accaniti gli attacchi di chi vuol trasformare in un’azienda la scuola, che ha invece il compito di dare la possibilità di «pensare ed essere altrimenti».
Parole forti che, messe in rete dal sindaco Guido Castelli, ex studente dello “Stabili”, hanno scatenato un acceso dibattito con esponenti di altri istituti superiori. Il saluto di apertura alla Notte Bianca è stata l’occasione per il primo cittadino ascolano di precisare: «Ritengo che Fusaro abbia inteso, per Liceo Classico, tutto il sistema educativo e scolastico. Ma il coraggio del preside Verna di mettersi in casa Fusaro – ha detto poi Castelli – è la dimostrazione che il pensiero unico dilaga ovunque, ma non nel Liceo Classico di Ascoli».
Plauso per la riuscita della Notte Bianca, che ha reso artefici e primi attori gli studenti dell’istituto ascolano, è stato espresso anche dalla dottoressa Filippini, rappresentate dell’Ufficio scolastico provinciale, e dall’avvocato Roberta Dionisi, presidente del Consiglio d’Istituto, la quale ha sottolineato l’unicità e la particolarità dell’iniziativa.
Molta emozione nelle parole delle giovani rappresentanti degli studenti Ottavia Firmani e Fabiola Macchia: «In questo stesso momento, ragazzi di altri 104 licei classici d’Italia sono riuniti nelle loro scuole per celebrare la Notte Nazionale, importante per l’aspetto innovativo e formativo. Ci siamo trovati ad organizzare un vero e proprio evento, affrontando situazioni difficili e superando ostacoli che ci hanno proiettato nel mondo degli adulti». Amore per la cultura e spirito d’iniziativa hanno accomunato i futuri protagonisti di un domani ormai alle porte. Come non condividere quindi il titolo della discussa lectio di Fusaro: “Liceo Classico, ultimo baluardo al nichilismo che avanza”.
LA FOTOGALLERY di “Photo House New” di Mary Amadio (Castel di Lama)
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