Di fronte ad un territorio che non decide e che rischia “imposizioni” dall’alto sotto forma di algoritmi, alcuni amministratori iniziano a perdere la pazienza come nel caso del primo cittadino di Folignano, Angelo Flaiani, che chiede la riunione della conferenza dei sindaci. «Siamo l’ultima Provincia delle Marche -dice Flaiani- a dover prendere la decisione di dove realizzare l’ospedale Unico e di come ristrutturare i servizi sanitari sul territorio.
E mentre il resto delle Marche va avanti noi rimaniamo fermi. Ancora una volta.
Questi argomenti devono essere affrontati in una Conferenza dei Sindaci appositamente convocata prima che l’immobilismo tattico e le strategie politiche facciano arrivare una decisione dall’alto che non permetta ai Sindaci di presentare una proposta che parta proprio da chi conosce il territorio, le sue caratteristiche e le sue difficoltà. È necessario pertanto che venga convocata immediatamente una conferenza dei Sindaci che discuta di questi argomenti. Non possiamo più perdere tempo». Interviene anche la lista sambenedettese “Orgoglio civico”: «Leggendo sull’ ospedale unico della vallata pensavamo si parlasse di una inaugurazione, invece apprendiamo che si tratta della stessa pellicola proiettata quasi 20 anni fa. Come si dice, a volte il silenzio è d’oro, ma, chiaramente, piuttosto che parlare di contenuti delle politiche sanitarie, cioè di argomenti che interessano la popolazione, alle porte delle elezioni si preferisce parlare di edilizia sanitaria. Purtroppo anche noi siamo costretti a parlarne, alimentando così ciò che sta a cuore alla politica parlata, cioè la cura della pancia elettorale. Quindi nessuna inaugurazione. I gattopardi della politica tentano di sfruttare il principio della massima resa, a costo zero. Ecco! La sanità è un altra cosa. È fatta di programmazione pluriennale e contenuti, gli stessi contenuti che non farebbero tremare nessuno di fronte ad una pluralità di pensionamenti e fughe di primari. Gli stessi contenuti sostenuti dalle capacità meritocratiche e non dalle tessere».
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