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Ladri in azione come in un caveau,
ma nella cassaforte della sacrestia
c’erano solo pochi spiccioli

ASCOLI - Nel mirino la chiesa del Sacro Cuore in viale Federici. Ad agire è stata una banda organizzata che ha usato una mola sognando il grande colpo. L'allarme di don Mario e don Rodolfo. Indagano i Carabinieri
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Era una banda ben attrezzata quella che, la notte scorsa, è penetrata nella sacrestia della chiesa del Sacro Cuore in viale Marcello Federici e ha scassinato la piccola cassaforte portatile. Bottino modesto ma tanti danni e confusione. Il furto è stato scoperto questa mattina al momento di aprire la chiesa. Probabilmente i ladri sono scesi dalla scarpata della circonvallazione, hanno utilizzato il terrazzo ed hanno forzato la persiana di metallo chiusa a chiave. Una volta all’interno hanno messo tutto sottosopra presumibilmente alla ricerca della chiave della piccola cassaforte contenente le offerte dei fedeli. Non trovandola hanno usato la mola per aprire la piccola cassaforte.

All’interno, da quanto emerso, solo poche monete e banconote per circa 200-300 euro. Stamattina, alla scoperta del furto, per terra sono stati trovati i dischi della mola e c’era anche ancora un forte odore di ferro tagliato. Per aprire la cassaforte hanno dovuto lavorare parecchio. Forse pensavano che anche il parroco, nella sua abitazione, avesse una cassaforte. Di sicuro erano convinti di trovare un bottino più più grosso. Dai primi accertamenti sembrerebbe che non siano stati portati via oggetti di valore. La chiesa, accorpata a quella dei Santi Pietro e Paolo, è retta dal parroco don Mario Cataldi con la collaborazione di don Rodolfo. I Carabinieri stanno indagando. Con molta probabilità ad operare sono stati in tre o quattro e anche con attrezzature adeguate.


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