Tanti sono stati gli italiani che hanno aiutato le famiglie ebree a sfuggire all’olocausto , rischiando spesso la propria vita e quella dei propri cari. E’ il caso, ad esempio, della famiglia Brutti di Amandola che, durante la seconda guerra mondiale, ha dato rifugio ad Alisa ed Ena Almuli e ai loro i familiari sopravvissuti ai rastrellamenti nazisti a Belgrado, loro città natale.
La signora Alisa, che oggi vive nello stato del Massachussets (Usa), non ha mai dimenticato la generosità e lo spirito di sacrificio dei suoi amici amandolesi e per questo, non solo è ritornata nel borgo dei Sibillini più volte in passato per ringraziare tutta la cittadinanza, ma ha anche voluto dimostrare tutta la sua riconoscenza facendo “un prezioso regalo” alle giovani generazioni del luogo e del suo Paese.
Con l’aiuto dell’associazione “Cypress” che realizza insieme agli insegnanti progetti finalizzati a diffondere i valori del rispetto e della tolleranza nelle scuole della città di Evansville (Indiana), Alisa ha raccontato la sua esperienza di rifugiata agli studenti della Thompkins Middle School e si è fatta promotrice di uno speciale progetto di corrispondenza tra gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Amandola e i loro coetanei americani, in collaborazione con la docente di inglese Daniela Baglioni e la professoressa Rebekah Hodge.
Il progetto che impegna, ormai da cinque anni, gli studenti delle scuole medie dell’Istituto omnicomprensivo amandolese a scambiare lettere ed email con i loro coetanei americani, non è finalizzato soltanto all’apprendimento della lingua inglese e alla conoscenza della cultura americana, ma ha anche lo scopo di creare un” ponte” tra passato e presente, contribuendo a mantenere la memoria di quanto è accaduto molti anni fa e sviluppando nei ragazzi atteggiamenti di solidarietà e di accettazione delle diversità affinchè orrori come quello dell’olocausto non si ripetano nella storia futura.
Questo “ponte” che ha avvicinato due realtà cosi diverse tra loro si è ulteriormente consolidato quando lo scorso aprile un importante membro della Cypress, la signora Carol Abrams , si è recata in visita alla cittadina ed ha incontrato gli studenti e gli insegnanti delle scuole medie dell’Istituto omnicomprensivo, alla presenza del dirigente scolastico Lucia Condolo. In questa occasione la Abrams, in rappresentanza, non solo della sua associazione e della scuola Thompkins ma anche dell’Università di Evansville, ha espresso tutta la sua solidarietà per le sofferenze causate dal terremoto sottolineando come il coraggio, di cui gli amandolesi hanno già dato prova nel passato, li abbia sostenuti ad affrontare questa calamità.
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