di Andrea Ferretti
Ennesimo incidente questa mattina in via Francesco Ricci ad Ascoli: strada bloccata, traffico paralizzato, intervento di Vigili urbani e ambulanza, un ferito lieve, solito caos. Sono rimaste coinvolte una Renault, che scendeva dopo la curva a destra, e una Fiat Panda.
Manca la segnaletica. Se ne sono accorti anche i non vedenti. Le segnalazioni si sprecano, le proteste anche. Di questo problema ci siamo occupati ripetutamente fin dall’estate 2016 (!), cioè da quando venne rifatto l’asfalto in via Ricci e via Pacifici Mazzoni che – unite – costituiscono la strada più trafficata della città, l’unica che collega le periferie est-ovest di Ascoli senza ricorrere alla superstrada. I lavori si conclusero nell’estate 2016, poi non è accaduto più nulla. La situazione è talmente peggiorata che residenti e automobilisti quasi rimpiangono le vecchie care buche che al massimo ti danneggiavano un’ammortizzatore.
La totale mancanza di segnaletica, invece, produce l’effetto di creare incidenti stradali a ripetizione: la media è di uno al giorno. Spesso si risolvono con uno scambio di reciproci insulti tra gli automobilisti coinvolti, altre volte sono più gravi e serve l’intervento dell’ambulanza (come accaduto oggi) o del carro attrezzi per la rimozione dei mezzi incidentati. Curioso che molti di questi incidenti siano visibili addirittura dalle finestre dell’abitazione del sindaco Guido Castelli il quale di questo argomento deve essersi evidentemente poco interessato. O, se l’ha fatto, il suo intervento non ha evidentemente prodotto nulla. Mancano le strisce bianche di attraversamento, quelle di delimitazione delle corsie di marcia e cioè della carreggiata, quelle di mezzeria (determinanti anche ai fini di incidenti e denunce alle assicurazioni) e i dissuasori di velocità sono stati “annullati” dal nuovo asfalto spalmato sopra a quello vecchio.
Ma per restare coinvolti in un incidente, in via Ricci e via Pacifici Mazzoni non è necessario percorrere la strada ad elevata velocità. Basta molto meno. Come ad esempio le transenne sistemate di traverso in mezzo alla strada che – senza alcun senso – stanno lì da circa un anno restringendo pericolosamente la carreggiata in prossimità di una curva a gomito. Trattandosi di oggetti removibili, ogni tanto cambiano di posizione.
Secondo le intenzioni del Comune doveva essere la soluzione migliore per proteggere passanti e automobilisti da una delle due villette-ruderi che potrebbe crollare da un momento all’altro. Una situazione di degrado su cui nessuno vuole trovare una soluzione. E’ la villetta col tetto sfondato circondata da una giungla rifugio di piccoli animali e, per un periodo, anche di qualche sbandato.
La casa sta per crollare ma nessuno interviene in maniera seria. Scontato, però, che lo farà non appena il crollo coinvolgerà qualche auto parcheggiata (nella migliore delle ipotesi) o in transito o qualche pedone. Ma in via Ricci (la parte iniziale a ridosso di via Dino Angelini) ora è tempo di marciapiedi. E quello che conta adesso è solo questo. Contravvenzioni ad auto parcheggiate in mezzo alla strada, villetta prossima al crollo e segnaletica possono attendere.
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È mettetecela questa segnaletica.
Proprio perché la mancanza di segnaletica può essere una concausa dell’incidente, il Comune potrebbe essere coinvolto in un eventuale procedimento di risarcimento danni.
E che cce vo’, basta mettere un bel cartello di limite di 30 km/h.
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