di Andrea Ferretti
I Carabinieri stanno mettendo insieme le tessere del mosaico e per la “banda delle slot” le ore potrebbero essere contate. Che si tratti di una banda specializzata è praticamente fuori di dubbio. Lo sanno bene i militari dell’Arma di San Benedetto del Tronto, ma anche i colleghi della Compagnia di Teramo e quelli di Osimo che dalla notte scorsa sono in contatto, passando al setaccio le immagini riprese dalle videocamere dei luoghi dove sono stati commessi i colpi. L’unica anomalia sembra essere l’apparentemente incomprensibile dietrofront effettuato dai banditi i quali, dopo il colpo a Osimo Stazione (Ancona) – il primo in ordine di tempo, intorno alle 2 – potrebbero essere tornati indietro per compiere il bis al centro commerciale “L’Orologio” di Grottammare, sempre lungo la Statale 16, e quindi il tris finale che è stato “calato” a Colonnella (Teramo).
In tutti e tre i casi un unico obiettivo: le slot. I dubbi restano, ma nulla viene escluso. Di sicuro c’è un’auto (un’Audi) abbandonata a Osimo Stazione, semi distrutta dopo l’impatto con la saracinesca e passata al setaccio dalla scientifica dei Carabinieri, che potrebbe essere la stessa Audi rubata nella stessa notte a Porto d’Ascoli, intestata a un uomo di Venarotta. Se il tragitto dei ladri fosse quello che abbiamo ipotizzato, significa che siamo di fronte a una banda composta da delinquenti incalliti che non si fermano davanti a nulla. Una volta abbandonata l’auto a Osimo Stazione e fuggiti a piedi, infatti, hanno probabilmente rubato un’altra vettura (oppure sono saliti su un’auto “pulita” con un complice ad attenderli) tornando sui loro passi per mettere a segno gli altri due colpi.
Visto che la “spaccata” di Grottammare è stata commessa intorno alle 4 e quella di Colonnella subito dopo, ecco che il colpo delle 2 a Osimo ci starebbe tutto. Fa un pò sorridere (non certo il proprietario del locale) quanto accaduto a Osimo Stazione, dove hanno tentato di sfondare la saracinesca non accorgendosi che all’interno del locale c’era ancora il titolare. Hanno arraffato un bottino esiguo e sono poi fuggiti a piedi. A Grottammare, eventualmente, non sono certo arrivati in autostop o col treno.
Chissà che la banda non sia la stessa che negli ultimi mesi ha messo a segno altri colpi in riviera e nella vallata del Tronto. I Carabinieri stanno lavorando anche su questo.
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