Una mannaia sporca di sangue e un coltellaccio sono stati sequestrati nell’appartamento di via Spalato al civico 124, a Macerata, dove vive Innocent Oseghale il 29enne accusato del delitto di Pamela Mastropietro, la 18enne di Roma ospite della comunità Pars di Corridonia, il cui corpo è stato trovato fatto a pezzi in una valigia.
I carabinieri nella casa hanno trovato una mannaia e un coltellaccio che sono stati sequestrati e sottoposti ai controlli dei carabinieri del Ris. Su entrambe sono state trovate tracce ematiche. Secondo gli inquirenti potrebbero essere stati usati per fare a pezzi il corpo di Pamela. La ragazza è morta presumibilmente tra il pomeriggio e la serata di martedì. Oseghale è stato fermato dai carabinieri e si trova in carcere a Montacuto di Ancona. L’uomo, che avrebbe reso una ricostruzione confusa dell’accaduto, nega di aver ucciso la ragazza.
Pamela, dopo essersi allontanata dalla comunità Pars intorno alle 15 di lunedì avrebbe raggiunto Macerata dove si trovava martedì mattina. Quel giorno ha incontrato Oseghale ai Giardini Diaz, da quanto emerge perché la giovane stava cercando di acquistare droga. Il 29enne però, stando a quanto emerge, non avrebbe ceduto stupefacente alla giovane. In seguito la ragazza sarebbe entrata a casa del nigeriano. Ed è in quella abitazione che la giovane è morta, sempre stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, ed è lì che il corpo è stato fatto a pezzi per poi essere messo all’interno di due trolley, uno dei quali della 18enne. Oseghale, stando alla testimonianza di un taxista cui aveva chiesto di accompagnarlo, avrebbe poi raggiunto Casette Verdini di Pollenza dove, in via Dell’Industria aveva gettato le valigie con all’interno il corpo della giovane.
(Gian. Gin.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati