di Renato Pierantozzi
«Nonostante la sospensione dei termini per il sisma c’è un trend positivo per lo smaltimento dell’arretrato civile». parola del presidente del Tribunale, Luigi Cirillo, che a distanza di un anno dal suo insediamento traccia un primo bilancio dell’esperienza ascolana dopo essere stato consigliere della Corte di Appello dell’Aquila e magistrato a Teramo. «Il sisma poteva ostacolare la speditezza delle cause -aggiunge il presidente- invece siamo riusciti ad intaccare la parte arretrata “aziendalisticamente” parlando. Anche sul penale abbiamo tenuto il passato tamponando l’effetto negativo. Il problema che abbiamo è la mancanza di due giudici (per civile e penale, ndr) nonostante la pubblicazione dei posti nel periodo di giugno/luglio scorso. Erano state presentate alcune domande, ma poi sono state revocate. Nel frattempo è giunto un “mot” (magistrato ordinario in tirocinio, ndr) nella persona di Simona D’Ottavi che sta compiendo il tirocinio e che per maggio dovrebbe prendere servizio. Tuttavia è andata all’Aquila il giudice Mariangela Fuina e così i posti scoperti restano sempre…due. Spero che l’avviso per la copertura di queste posizioni possa essere pubblicata. In tribunale comunque siamo abituati a fare di necessità di virtù con una coperta sempre corta». Altro problema da non sottovalutare è la chiusura dell’archivio a causa della presenza di amianto. Una situazione che mette a rischio gli stessi processi visto che le parti (avvocati in primis) non possono più accedere ai fascicoli (ce ne sono ammassati a milioni, ndr) in qualche caso indispensabili per le cause. «Ho chiesto io alla Asl un accertamento -aggiunge il presidente- per arrivare alla rimozione nel più breve tempo possibile. C’è in atto una discussione tra il proprietario dell’immobile (un fondo, ndr) e il Ministero su chi deve sostenere il costo, ma dalle lettere che sto ricevendo l’intervento sarà fatto. Non so se poi servirà trovare anche un sito esterno per i fascicoli visto che il luogo è comunque umido».
C’è anche il problema dell’aula della Corte di Assise chiusa per il problema di alcune lastre da mettere in sicurezza e che costringe lo svolgimento di alcuni processi penali in uno spazio a dir poco angusto. «Noi stessi siamo vittime di questa situazione», dice Cirillo. In materia di nomine si attende a breve, anche a giorni, la nomina del nuovo procuratore capo dopo l’addio, un anno fa circa, di Michele Renzo. Sarà l’attuale procuratore Umberto Monti. «Aspettiamo la nomina a giorni -dice sempre il presidente del Tribunale- anche lì dovrà poi essere bandito un posto nuovo visto che rimarrà scoperta una casella». Sul fronte della “sburocratizzazione” della giustizia sono alle porte grandi novità. «Si arriverà all’asta telematica -annuncia Cirillo- forse anche entro l’anno. Si tratta di una materia che interessa parecchie persone e ci sono linee guida specifiche del Csm per giungere a questo risultato». Sul possibile ridimensionamento e relativo accentramento ad Ancona della sezione fallimentare a causa della riforma varata dallo Stato, il presidente non prevede tempi velocissimi. «Mancano ancora degli atti e tra poco meno di un mese si vota -dice- non so se ci sono i tempi. Se si arriverà ad un sostanziale ridimensionamento della figura del giudice delegato (al momento è Raffaele Agostini, ndr) dovremo pensare ad una riorganizzazione degli uffici non prevedendo un giudice ad hoc solo per i fallimenti». Infine uno sguardo al contesto cittadino dopo un anno di permanenza in città. «Mi sembra che Ascoli sia vivibile e tranquilla -conclude Cirillo- al pari di Teramo. Non noto una particolare delinquenzialità. C’è il timore, come successo all’Aquila, connesso al fenomeno della ricostruzione e delle possibili infiltrazioni. Per questo bisogna tenere la guardia alta, il timore c’è sempre».
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