di Luca Capponi
(foto di Andrea Vagnoni)
Ascoli, Castignano, Acquasanta e Offida: uniti si vince. In palio il simbolico fregio di Carnevale più allegro, spensierato, goliardico. Unico nel suo genere. Quello del Piceno. Definizioni che hanno messo d’accordo coloro i quali, con in testa il presidente dell’associazione il Carnevale di Ascoli Alessandro Spadea, hanno presentato oggi il programma ufficiale. Tanta la carne al fuoco, inevitabile quando si mettono insieme quattro realtà così vivaci. Ma tutti i passaggi sono stati ben esplicati dal consigliere comunale Alessandro Bono (Ascoli), dagli assessori Piero Antimiani (Offida) ed Elisa Ionni (Acquasanta Terme) e da Rosaria Tomassini, vice presidente della pro loco di Castignano.
«Spontaneità, improvvisazione e folclore hanno accresciuto l’interessa verso il Carnevale piceno, fatto confermato anche dai dati che riguardano l’affluenza. -aggiunge Antimiani- Valga come esempio il successo della “Domenica degli Amici” appena andata in archivio proprio ad Offida: ecco, proprio amicizia è la parola che meglio rappresenta il Carnevale offidano e con esso quello del Piceno». Restano nella patria del tombolo, dopo la consegna delle chiavi città ad una delle storiche congreghe (giovedì alle 12 in Municipio), gli appuntamenti clou saranno quelli classici di venerdì 9 febbraio con “Lu Bov Fint” (dalle 14 in centro) e quello del martedì grasso 13 febbraio con l‘accensione dei “VLurd”. Inoltre, tre veglioni accenderanno il teatro Serpente aureo, uno dei quali, quello di sabato sera, con il mitico Gianni Schiuma.
«La storia e l’identità del Carnevale, che si perdono nella Roma Papalina, vanno preservate e tramandate. Le particolarità della nostra manifestazione non diventa chiara finché non ci si sposta altrove e non ci si rende conto dell’atmosfera unica che si vive qui» dice la Tomassini, elencando i pezzi forti organizzati in quel di Castignano, su tutti la processione de “Li Moccule”, martedì 13 febbraio.
L’inserimento di Acquasanta Terme nel novero è il più recente, ma il corteo degli “Zann’ del Garrafo” non è meno antico di altre iniziative simili, anzi. Si terrà sabato 10 febbraio dalle 14 nelle frazioni di Pozza e Umito, due tra le più colpite dal terremoto, per un Carnevale che mescola tradizione e rinascita. «Abbiamo avviato uno studio per comprenderne appieno le origini e quanto sta emergendo non manca di affascinare. -puntualizza Elisa Ionni, che per l’occasione vestirà i panni della “sposa”- Come rievocazione è stata per anni poco nota, dobbiamo recuperare terreno e la sinergia con gli altri comuni non può che fare bene». A tal proposito, il giovedì grasso ben 200 ragazzi travestiti da Zanni saranno ospiti del Carnevale ascolano in piazza del Popolo.
Relativamente al concorso fotografico, quest’anno aperto anche al digitale, ci si può iscrivere sul sito www.ilcarnevalediascoli.it, come specificato da Ivano Antinossi del Gruppo Operativo Fotografico Ascoli, che ha annunciato la presenza di tanti amanti della fotografia in arrivo da tutta Italia per riprendere dal vivo il Carnevale.
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