di Claudio Romanucci
NOVARA – «Il gol che abbiamo preso ci ha poi fatto giocare». Riecco Serse Cosmi. Dopo sette giorni di silenzio stampa la società bianconera riapre un po’ la borsa della comunicazione. In sala stampa nessun giocatore, ma il tecnico umbro ha la possibilità di confrontarsi con i cronisti sulla vittoria che rimette l’Ascoli in carreggiata dopo due rovinose cadute.
«Dopo la non partita di Vercelli era necessario compattarsi – afferma Cosmi – ci lasciamo alle spalle una settimana sofferta, che ha incluso anche il mercato. Stare insieme in ritiro ci ha permesso di vederci negli occhi, salutare i nuovi arrivati e cercare quel percorso lungo. Vedo che la classifica si è incredibilmente accorciata, prima non si muoveva nessuno, oggi si sono rimessi in tanti a far punti…».
Poi la gara. Intensa, tirata, rimessa a posto da un gol pregevole di Buzzegoli.
Mister, ma all’inizio sembrava il solito Ascoli…
«Sono perfettamente d’accordo, e sono il primo ad essere stato arrabbiato. C’era il terrore di giocare la palla, la si voleva gettare lontano. Non è questa la mia idea di calcio, anzi non è propri calcio. Paradossalmente il gol ci ha permesso di giocare, Buzzegoli ci ha rimesso in gioco con un’azione pregevole. Il 2-1 con cui siamo andati al riposo ci ha detto che avremmo sofferto. Ok, è andata così, ma non troppo. Forse abbiamo concesso di più nel primo tempo. La verità è che certi errori nascono dalla nostra brutta classifica. Sotto l’aspetto del gioco, tipo il palleggio, forse è stato fatto meglio a Vercelli, ma per vincere bisogna metter dentro altre componenti».
La scelta di tenere fuori Ganz?
«L’Ascoli ha perso all’andata giocatori importanti, Favilli e Mignanelli. Monachello sta meglio di tutti, bene, ma non tutti sono al top. Metterli tutti crea problemi a loro e alla squadra. Lui è stato un investimento per la società. Verrà il momento che Ganz sarà un protagonista».
In settimana avete avuto anche Bellini con voi…
«Il presidente parla ai giocatori diversamente rispetto ai presidenti normali, credo sia un aspetto positivo. Oggi si è complimentato a fine partita, ieri ci ha fatto un discorso sereno, da padre. Ci ha detto che ha grande stima di noi e ci sarà vicino fino alla fine del campionato. Credo abbia inciso, come un genitore parla ai propri figli in una certa maniera. Credo che Bellini abbia toccato il tasto giusto».
Tra le squadre a rischio del campionato finisce il Novara. Per il diesse del Novara, Domenico Teti, «è una partita difficile da commentare: Tutti noi dobbiamo porci in discussione e prendere una giornata di riflessione. C’è grande amarezza, non riusciamo a sfruttare quel lavoro che facciamo durante la settimana».
Il tecnico Eugenio Corini è in bilico, mentre viene contestata la sua squadra già si parla di un possibile sostituto. «Siamo sempre in discussione quando si fa questo lavoro – dice scuro in volto – abbiamo perso una partita molto importante. L’avevamo orientata verso di obi passando in vantaggio poi abbiamo regolato il gol del pari a Buzzegoli che sembrava Maradona. All’intervallo ho avuto la percezione che dovevo trovare il modo giusto per stimolarli. Ho provato a forzare con una punta in più dentro nella ripresa ma la gara sembrava una di quelle sporche e al massimo potevamo ottenere il pari».
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