Meno tasse con la flat tax, attenzione alle piccole e medie imprese e maggiore sicurezza sono le parole chiave di una Forza Italia che intende riprendere il suo spirito del 1994, quello di forza liberale e di “rivoluzione gentile”, come la definisce il responsabile degli enti locali e capolista al senato Marcello Fiori. Una presentazione della squadra di candidati al Parlamento tenuta stamane ad Ancona, che è stata raggelata dagli aggiornamenti e dalle notizie piombate in tempo reale da Macerata, con la sparatoria in corso nelle vie della città. Nessuno spazio per la polemica con l’ex senatore e coordinatore forzista Remigio Ceroni, che ha lasciato il partito dopo l’esclusione dalle liste per fare posto al direttore di Qn – Resto del Carlino Andrea Cangini. «Il coordinamento regionale ha inviato le sue proposte di candidature, il tavolo nazionale, presieduto da Silvio Berlusconi, ha fatto le sue scelte. La decisione di dimettersi è stata di Ceroni, con lui hanno lasciato li direttivo regionale Cacciolari, Brandoni e Bargoni. Tre persone non sono una slavina. Noi continuiamo a lavorare», commenta Marcello Fiori, attuale reggente del partito delle Marche in attesa del rinnovo del direttivo decaduto con Ceroni. Ecco allora la pattuglia degli azzurri: al collegio plurinominale del Senato Andrea Cangini, la consigliera regionale Jessica Marcozzi, l’assessore di Ascoli Gianni Silvestri e l’imprenditrice ed ex consigliere regionale Graziella Ciriaci. Al collegio uninominale Civitanova – Fermo – Ascoli Graziella Ciriaci. Per la Camera, confermato l’uscente vice presidente della Camera Simone Baldelli come capolista del colleggio plurinominale Ascoli – Macerata – Fermo, insieme con il vicesindaco di Ascoli Donatella Ferretti, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e la consigliera comunale di Macerata Deborah Pantana. Al collegio plurinominale Ancona – Pesaro, guida Marcello Fiori, poi l’ex consigliere regionale Elisabetta Foschi, Alessandro Bettini e Margherita Mencoboni. Negli uninominali alla Camera, per Fano-Senigallia c’è Elisabetta Foschi e per Pesaro c’è Anna Maria Renzoni Bezziccheri, consigliere comunale a Pesaro, imprenditrice e fondatrice del primo club Forza Italia nelle Marche del 1993. Baldelli ricorda le sue battaglie in Parlamento per destinare 127 milioni di euro dai tagli dei costi della politica alle zone colpite dal sisma.
«Alla cattiva politica non si risponde con l’antipolitica, ma con la buona politica e il centrodestra governa bene, nelle città, nelle Marche. Il centrosinistra si è giocato male la sua occasione di governo, il M5S dimostra di amministrare in modo pessimo», ha spiegato Simone Baldelli. Cangini, è il “paracadutato” da Roma? Il giornalista sostiene il suo “forte legame con queste terre” come ex direttore del Carlino, che ha deciso di cogliere l’opportunità per impegnarsi in politica. «Mi era stato offerto un seggio più sicuro, non ho ritenuto giusto iniziare questa esperienza con un paracadute. In Parlamento porterò il caso Marche, una Regione che ha tutto per essere tra le prime regioni d’Italia, ma che è stata marginalizzata da un Pd che non fa gli interessi di questi territori», dichiara Cangini. Saltamartini è un fiume in piena, e commenta a caldo le notizie della violenza che arrivano in tempo reale da Macerata. «La sicurezza è un risvolto dei temi della libertà. Le sparatorie ci sono perché 2 milioni di espulsioni non sono state fatte, perché Minniti ha congelato i fondi per le espulsioni – attacca l’ex parlamentare -. A Cingoli siamo stati gli unici dopo il sisma a ristrutturare il viadotto con un progetto del Comune, abbiamo reso agibile il Comune, il museo, l’ospedale e ottenuto 26 milioni di euro per il polo scolastico più grande dell’intero cratere».
Quanto mai determinata Graziella Ciriaci, imprenditrice in prima linea, forte anche dell’esperienza in consiglio regionale
Jessica Marcozzi si dice onorata di fare parte di una “squadra di illustri candidati”. “Gli unici con un programma credibile che parla di lavoro, occupazione e tassazione”. Donatella Ferretti sottolinea come la classe politica degli azzurri marchigiani siano cresciuti nelle amministrazioni locali. «Siamo il buongoverno, ad Ascoli, Civitanova, Cingoli, San Benedetto, Urbino – spiega Ferrett -. Questa classe politica sarà in campo anche il giorno dopo le elezioni per un progetto di riforme in Italia».
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