di Paolo Bartolomei
Luca Traini, l’autore del terribile raid razzista che ha seminato il terrore a Macerata lo scorso sabato, sparando contro gli extracomunitari mentre percorreva la città a bordo della sua auto, un anno fa si occupava della sicurezza interna all’ingresso della tribuna laterale ovest dello stadio Bruno Recchioni di Fermo. Due volti della stessa persona quanto mai contrastanti e in un certo senso agghiaccianti. Un lavoro come tanti altri, in un settore dello stadio fermano da sempre occupato dal pubblico più ‘tranquillo’. Traini controllava biglietti e abbonamenti degli spettatori all’ingresso e poi restava fino al termine della gara a vigilare. Uno spazio che può contenere fino ad un massimo di 900 persone. Molti tifosi e abbonati gialloblù, vedendo la sua immagine trasmessa in questi giorni, lo hanno riconosciuto. Mai avrebbero potuto nemmeno immaginare che quel ragazzo della security sarebbe potuto arrivare a tanto. Unanime la durissima e ferma condanna di un gesto terribile, razzista e folle.
Traini, 29 anni, ha lavorato anche come buttafuori nei locali e addetto alla security in varie circostanze. Da qui il contatto con chi, un anno e mezzo fa, si occupava di reclutare gli steward per le partite interne della società gialloblù al “Recchioni”.
Traini ha svolto in passato anche lavoretti vari, però tutti di breve durata. Chi lo ha conosciuto nel lavoro in ogni caso afferma che era “un bravo ragazzo, rispettoso di ruoli e orario”. Difatti nell’incarico di steward svolto alla Fermana non ha mai creato alcun problema.
Dopo la promozione dai dilettanti ai professionisti, la Fermana, per regolamento imposto dalle autorità, ha dovuto affidare il servizio di sicurezza di questo campionato 2017/18 di serie C ad un’agenzia specializzata, abilitata ed iscritta in determinati albi, e che lavora sotto la vigilanza di Prefettura e Questura. Per questo motivo l’incarico a Traini è cessato nel mese di maggio 2017 con l’ultima partita interna della Fermana contro il Ravenna.
Nel passato campionato di serie D tutti gli steward al Recchioni erano al massimo una decina di persone, molti volontari, mentre quest’anno tra sicurezza esterna al pre-filtraggio fino all’interno, sono impiegati una cinquantina di agenti professionisti i quali hanno sempre svolto il lavoro egregiamente.
L’agenzia che dalla scorsa estate svolge il servizio al “Recchioni” è marchigiana, si avvale solo di personale altamente selezionato, qualificato e specializzato, sottoposto a continui corsi di formazione ed esercitazioni, e lavora anche in occasione di eventi molto importanti di qualsiasi genere non solo in zona, oppure di partite di calcio di serie A.
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