Ospedale Mazzoni (foto Vagnoni)
Prima la messa a disposizione, a titolo gratuito, dell’area comunale di Campolungo per il nuovo ospedale; poi la richiesta, sempre più pressante, di istituire l’azienda ospedaliera Marche sud con bilancio autonomo. Infine, in caso di mancata aziendalizzazione della sanità locale, la richiesta di potenziare il Mazzoni e il Madonna del soccorso di San Benedetto o, se impossibile, realizzare un nosocomio “ex novo” per la costa. Dopo le parole espresse dal candidato Marco Fioravanti, anche il sindaco Guido Castelli si allinea su questa posizione dopo il termine (scaduto lunedì) fissato dalla Regione ai sette sindaci dei Comuni per indicare aree in grado di ospitare il nuovo ospedale.
Castelli (foto Vagnoni)
Castelli, nella lettera di risposta a Ceriscioli, afferma: «La condotta amministrativa e il suo eloquente silenzio documentano implicitamente che la Regione Marche non intende dare seguito alla decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche SUD -dice il sindaco Guido Castelli- Quella di soprassedere alla istituzione dell’azienda è una decisione grave e sbagliata. Una decisione che, tra l’altro, contraddice quando unanimente richiesto dalla conferenza dei Sindaci dell’A.V. 5 che, con deliberazione assunta in data 30.03.2012, deliberò di subordinare il proprio assenso al progetto di integrazione sanitaria tra l’Ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto proprio alla istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche SUD. Per quanto sopra il sottoscritto, nel rispetto di quanto i sindaci hanno concordato unanimente è così confermando la propria più assoluta contrarietà all’unificazione dei plessi in assenza di azienda ospedaliera».In merito alle risorse che sarebbero state destinate all’ospedale unico, Castelli propone queste destinazioni: «Ad Ascoli -dice- per la rigenerazione straordinaria del complesso ospedaliero “Mazzoni” di Ascoli Piceno così da renderlo adeguato e funzionale ai più moderni standards dell’organizzazione ospedaliera. Tale richiesta è giustificata anche dai notevoli investimenti che sono stati effettuati per la riqualificazione del nosocomio ascolano e dall’oggettiva esigenza di non depauperare la città di una direzionalità pubblica strategica per l’economia cittadina. A San Benedetto del Tronto per analogo intervento di riqualificazione straordinaria dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” o in alternativa, ove tale ipotesi dovesse apparire diseconomica o disfunzionale, per la realizzazione di un nuovo nosocomio da collocare in una posizione più favorevole e strategica dal punto di vista dell’accessibilità. La struttura dovrà dimensionata e resa funzionale secondo le esigenza proprie di un’area rivierasca che, anche in ragione dei flussi turistici, presenta esigenze specifiche soprattutto in ordine alla domanda di prestazioni traumatologiche e di emergenza/urgenza. Confidando -conclude il sindaco- che la Regione voglia rivalutare la decisione di non dare seguito alla costituzione dell’azienda ospedaliera e, così, successivamente riattivare i necessari confronti per la localizzazione di un plesso ospedaliero unico e baricentrico, l’occasione mi è gradita per porgere».
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