Ascoli, Bellini torna al “Del Duca”
«Ci salveremo, sono sicuro»
Eppure voleva vendere la società

CALCIO - Il patron ha ritrovato fiducia dopo un periodo di crisi. Il silenzio stampa è anacronistico, e non giova a nessuno. Per raggiungere l’obiettivo salvezza, c’è bisogno di unione e compattezza fra tutte le componenti. Empoli con 68 tifosi al seguito
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Il patron Francesco Bellini e l’allenatore Serse Cosmi uniti dalla sciarpa bianconera

di Bruno Ferretti

Dopo lunga assenza il patron Francesco Bellini tornerà allo stadio “Del Duca” per vedere Ascoli-Empoli. Sabato scorso, dopo aver cenato con la squadra in ritiro, è stato al “Piola” di Novara con la moglie Marisa e le cose sono andate molto bene per il Picchio. Perché non riprovarci?

Bellini ha ritrovato nuova fiducia e cerca di trasmetterla alla squadra. «Sono sicuro che l’Ascoli si salverà. E io penso sempre alla serie A ma mi sono accorto che ci vuole tempo e pazienza» ha dichiarato qualche giorno fa il proprietario dell’Ascoli dopo aver partecipato all’assemblea della Lega B. Parole che suonano come musica alle orecchie dei tifosi e contrastano nettamente con quanto dichiarato dallo stesso Bellini un paio di mesi fa quando minacciò di lasciare l’Ascoli mettendolo in vendita e, addirittura, di smontare la curva sud in tubi Innocenti. Gli umori mutevoli del massimo dirigente a volte spiazzano la tifoseria che tuttavia conserva tanta gratitudine nei suoi confronti (e di chi lo ha affiancato) per aver rilanciato l’Ascoli dopo il disastroso fallimento del 17 dicembre 2013.

Bellini fra l’ad Cardinaletti e Cristina Celani, legale del club

Vivendo in Canada, le notizie che riguardano Ascoli e l’Ascoli vengono riferite a Bellini da persone di sua fiducia. Non vogliamo pensare ad una maniera distorta ma magari con… l’aggiunta di qualcosa in più. O in meno. Se il patron vivesse ad Ascoli siamo convinti che le cose andrebbero meglio per il Picchio perché potrebbe seguire da vicino la squadra e rendersi conto meglio di tante cose, senza bisogno di filtri. Si renderebbe anche conto che i silenzi stampa sono anacronistici e talvolta anche dannosi. L’Ascoli per salvarsi ha bisogno del contributo di tutti. Deve compattare tute le componenti che gli gravitano intorno e fare fronte comune. Il silenzio stampa, invece, crea malumore e tensione.

ANDREAZZOLI PREDICA UMILTA’ – «Il rischio potrebbe essere quello di sottovalutare l´impegno – ha detto Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli che al “Del Duca” sarà seguito da 68 tifosi che prenderanno posto in curva nord – pensando di aver già vinto prima di entrare in campo, ma non credo succeda questo ai miei: in settimana abbiamo lavorato tanto. Nelle ultime due settimane abbiamo ottenuto risultati roboanti, ma non voglio che si crei entusiasmo eccessivo. Voglio che la squadra mantenga un profilo basso, troppo entusiasmo a me non piace. Affrontiamo l’Ascoli che nella gestione di Cosmi ha cambiato rispetto al passato, stanno viaggiando ad una media di 1,3 punti a partita, una media che lo condurrebbe ad una salvezza tranquilla. A caccia di punti? Credo che non ci sia squadra che non ne abbia bisogno per raggiungere i suoi obiettivi».

 


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