L’intervento di Gentiloni nella sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto
di Benedetto Marinangeli
Una sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi gremita ha accolto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nell’ ultima tappa del suo tour nel Piceno. A San Benedetto del Tronto il premier era accompagnato dai candidati del Partito Democratico, Francesco Verducci (capolista proporzionale Senato), Emanuela Di Cintio (uninominale Senato), Antimo Di Francesco (uninominale Camera dei Deputati) e Margherita Sorge, terza nella lista del proporzionale alla Camera dietro proprio a Gentiloni e alla ministra Madia. Tra i presenti anche la commissaria per la Ricostruzione, Paola De Micheli.
«Mi sono candidato nel collegio Marche Sud non a caso – dice il premier Gentiloni – perché c’è una ragione personale. La mia famiglia proviene da Tolentino e da ragazzo andavo spesso lì, a Recanati e a Civitanova Marche. E’ poi oltremodo importante che il presidente del Consiglio si candidi in una delle zone colpite dal terremoto perché è necessario confrontarsi in zone in cui le difficoltà sono all’ordine del giorno. E’ doveroso da parte del Governo continuare a considerare il terremoto tra le priorità fondamentali dell’agenda politica. Faremo sentire a questo territorio la nostra presenza. Per questi motivi sono orgoglioso di essermi candidato qui».
La sala gremita
Gentiloni, poi, entra nello specifico. «In Europa -spiega il presidente del Consiglio – c’è una grande attenzione verso queste elezioni. Dopo la Brexit si pensava che tutto fosse diventato a rischio. Ed invece le cose sono totalmente diverse. L’Ocse, infatti, conferma dati in crescita per gli stati dell’Unione con l’unica eccezione del Regno Unito, l’unico paese che sta attraversando un momento difficile. Agli antieuropeisti, a quelli che dicono di volere uscire o vorrebbero indire un referendum sull’ euro, diciamo che la ripresa interessa tutte le nazioni. La Francia è la dimostrazione di chi vuole investire nell’ Europa. Le elezioni del 4 marzo confermeranno questa realtà. Nei prossimi quattro mesi abbiamo il dovere di trasformare le promesse positive in realtà».
Il premier Gentiloni ha poi toccato diverse tematiche. «Bisogna aumentare crescita ed investimenti – sentenzia – e tradurre il tutto in un lavoro di qualità, contrastando la precarietà. Abbiamo introdotto il reddito di inclusione per le famiglie numerose in difficoltà e dopo nove anni rinnovato il contratto della scuola. Ma non ci fermiamo, andiamo avanti. La sfida nei prossimi mesi è usare quella che abbiamo costruito con i governi a guida Pd per migliorare ancora di più, mettendo in campo la nostra capacità di governo. Nel campo dei diritti abbiamo fatto tanto con le leggi sulle unioni civili ed il bio-testamento».
Sul problema dell’ immigrazione Paolo Gentiloni è esplicito. «Abbiamo indicato la strada da seguire per risolvere questa problematica, trasformando fenomeni migratori gestiti da criminali in situazioni sicure ed regolate. Questa capacità ci è stata riconosciuta da tutti e non bisogna farsi spaventare dai propagandisti di questo ultimo periodo. Siamo contro le ideologie razziste e naziste ed ai fenomeni criminali con la forza di legge, rispondendo, poi, con l’umanità e la vicinanza alla comunità di Macerata, ma senza minimizzare o giustificare questi comportamenti criminali, inconcepibili nel 2018».
Ed infine Gentiloni chiude così il suo intervento. «L’ Italia è un paese invidiato e ammirato. L’ultima statistica realizzata da Bloomberg dice che siamo in salute. Certo, ci sono compiti da fare e tanta strada da percorrere. Ma c’è solo un pilastro che può sostenere una politica di crescita ed è il Partito Democratico e la coalizione che lo sostiene. Abbiamo qualche punto di svantaggio da recuperare al centro destra. Lo faremo ed allo stesso tempo creeremo le condizioni affinchè il lavoro compiuto in questi anni non vada disperso. Tutti insieme ci riusciremo e – conclude il premier – vinceremo le elezioni».
Ha preso la parola anche Emanuela Di Cintio
Prima dell’ intervento del premier avevano preso la parola il segretario provinciale del Pd Matteo Terrani, l’onorevole Paola De Micheli (commissario per la Ricostruzione) e i candidati del collegio Marche Sud. «Ci attende – afferma Emanuela Di Cintio – una campagna elettorale durissima ma siamo stimolati e motivati. Dobbiamo ricreare l’entusiasmo del 41% delle Europee e voglio ricambiare la fiducia che mi ha dato il partito con il grande impegno che metterò in questo mese. Ho tre parole per sintetizzare la mia politica e cioè: sogna, condividi, realizza».
«Sto riscontrando – aggiunge Antimo Di Francesco – entusiasmo, fiducia e sostegno da parte della gente. Faremo una campagna elettorale porta a porta sul territorio ed a breve definiremo una serie di incontri con i cittadini. Ci metteremo la faccia valorizzando ciò che di buono il Partito Democratico ha fatto al Governo, in Regione e in Provincia». «Essere nella lista del premier Gentiloni – dice Margherita Sorge – è un grande onore ma anche una grande responsabilità. Punteremo su sobrietà, concretezza e passione, facendo capire agli elettori che siamo l’unica forza di governo che possa dare un futuro all’Italia». «Siamo dalla parte di chi paga la crisi – chiude la serie degli interventi Francesco Verducci – e lo confermano gli atti promulgati dal governo del Partito Democratico. Il 4 marzo c’è solo una scelta da fare. E cioè continuare nel cambiamento o buttare tutto all’ aria. La nostra forza ed il nostro coraggio per cambiare il paese».
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