di Renato Pierantozzi (fotoservizio Andrea Vagnoni)
Carnevale, edizione record. Tantissima gente in piazza sin dalla mattina e parcheggi (Torricella in primis) sold out dal primo pomeriggio con auto in coda per un posto anche nella zona di via III Ottobre. Il “format” del grande zelig all’aperto, pur con l’intrinseco limite del dialetto che rende ostica la comprensione delle battute ai forestieri, funziona alla grande senza nulla da invidiare ai grandi carri di località italiane molto famose. Raccolta differenziata, ospedale unico, Francesco Bellini e banchetti in Pinacoteca i temi più gettonati dai gruppi in concorso. Ecco una carrellata delle maschere con la premessa (senza la volontà di discriminare nessuno) di non poter citare tutti e 134 i gruppi in concorso dedicando comunque un ricco slide show a fondo pagina. Tra i più apprezzati, l’avvocato Mauro Gionni che, in mascherata solitaria, in piazza Arringo invitava a recarsi nel “ristorante pinacoteca” per banchetti a lume di candela dove gustare “polittico alla griglia con olio su tela”, “crivellino fritti” e una “matriciana” alla Cola dell’Amatrice.
Mauro Gionni in versione ristoratore
In piazza del Popolo ecco un altro big della manifestazione: Marco “micio” Regnicoli nei panni di “nu sant in paradisce” a cui rivolgersi per posti di lavoro, problemi di natura sessuale e quant’altro. Imperdibile lo sketch con il console di porta Maggiore, Davide Vitelli: «M’ha chiesto di far vincere il palio, ma è impossibile», dice Regnicoli che è anche capo sestiere dei neroverdi. Vestito nei panni del sindaco, Guido Castelli, spalleggiato da Diego Giacoboni e Cesare Celani, ha messo in scena la parodia del nuovo ospedale unico con tano di telefonate alla direttrice dell’area vasta 5, Giulietta Capocasa e ululati in sottofondo. applausi anche al gruppo “na vasca in piazza” con una decina di atleti impegnati nel nuoto sincronizzati. Parodia anche per la trasmissione in tv delle maschere: “se mogghiema sta male in tv me guarde lu carnevale”. Il professor Camillo Di Lorenzo dell’Istituto Agrario se l’è presa con chi sporca parchi e giardini: “Asculè miè bella e fammela fa ‘na pisciatella”. Da ridere anche la gag dell’avvocato Massimiliano Felicetti alla ricerca disperata di sampietrini per far addormentare il figlio: “Aremetteteme nuccò de sampietrini”. In piazza anche Trump e Kim in versione ascolana con il dittatore nordcoreano pronto a sparare uno dei suoi terribili missili. Avvistata anche la bella “mora” di Equitalia che per una volta non era una sanzione da pagare ma Maria Tisi del Brecciarol Bar.
Tempera, Filippini e l’originale Fastoss
Preso di mira, simpaticamente, anche il presidente Bellini, rifatto con la classica camicia a quadri da Davide Tempera, e la sua volontà di smontare la curva “E’ la miè e me la reporte”. Avvistati anche due bambini a bordo di un mini aereo con bandiere del Picchio e del Canada con la scritta: «Come so’ venute m n’arevade». Enzo Impccini si è trasformato in novello dentista mentre Zè Vagni e Alberto Ercoli hanno dato vita ad una esilarante coppia di fatto. Protagonisti anche Claudio Tempera e Toni Filippini nei panni della coppia di extracomunitari sempre presenti all’incrocio tra corso Mazzini e via Trieste davanti alla Bnl come venditori abusivi. Una mascherata davvero realistica al punto che nel pomeriggio sono stati affiancati anche dalla coppia originale Sonia e Fastoss. In piazza anche Cinzia Ciannavei nei panni di Crudelia.
Flavia Cenciarini nei panni di Marini Marini
Fantastica come sempre Flavia Cenciarini quest’anno autrice di un doppio travestimento. All’ora di pranzo in versione Vincenzo Marini Marini “incatenato” dentro e fuori il Caffè Meletti e in preda a crisi isteriche pur di non lasciare la poltrona su cui è stato per ben 17 anni. E poi, in serata, nei panni di Donatella Ferretti (ribattezzata “Faretti”) attuale vice sindaco della giunta Ferretti. Spettacolo anche in piazza Arringo con le tre grandi postazioni fisse: l’Oroscopo (con il finale dell’ a..riete per mandare via gli spettatori), il gruppo capitanato da Roberto Paoletti e Stefano Traini alle prese con gli esilaranti esiti del sopralluogo di agibilità post sisma ed infine i “luoghi del silenzio” dove “l’asculà ce fa li vernecchie co la vocca e co li orecchie”.
(servizio aggiornato alle 22,19)
LA FOTOGALLERY DELL’EVENTO ASCOLANO
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