Luca Ronconi e Franco Branciaroli. Basterebbe “solo” questo per dare a uno spettacolo i connotati di evento. Gli stessi che porta con sé la “Medea” che, il 20 e 21 febbraio, sarà al Ventidio Basso nell’ambito della stagione di prosa targata Comune-Amat (inizio alle 20,30).
Branciaroli, una vita sul palco del teatro (lavorando con mostri sacri come Bene, Scaparro, Lavia, Sepe) fino alla fondazione della compagnia Teatro degli Incamminati (nella metà degli anni ’80), ma anche cinema e tv (tanto Tinto Brass sul grande schermo e, ultima, la fiction Rosy Abate sul piccolo) riallestisce lo spettacolo diretto da Ronconi, di cui fu protagonista straordinario ed acclamato nel 1996. Un doveroso omaggio al grande maestro scomparso nel 2015 da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza (basti ricordare titoli impressi nella memoria collettiva come “La vita è sogno”, “Prometeo incatenato”, “Lolita”), e un’occasione imperdibile per rivedere una delle pietre miliari della storia registica e interpretativa del secondo Novecento. Lo spettacolo, che vide Branciaroli nei panni femminili di Medea, è un punto fermo del teatro nazionale.
Franco Branciaroli
«Io non interpreto una donna -spiega l’attore/regista- sono nei panni di un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: “Medea dallo sguardo di toro”, come viene definita all’inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone».
Completano il numeroso cast dello spettacolo, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati e Piccolo Teatro di Milano, Antonio Zanoletti, Alfonso Veneroso, Tommaso Cardarelli, Livio Remuzzi, Elena Polic Greco, Elisabetta Scarano, Serena Mattace, Arianna di Stefano, Francesca Maria, Odette Piscitelli, Alessandra Salamida, Raffaele Bisegna, Matteo Bisegna. La regia di Luca Ronconi è ripresa da Daniele Salvo, le scene sono di Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte, i costumi di Jaques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca, le luci di Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni. Per informazioni: biglietteria del teatro 0736.298770.
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