«Non ci sono 30 pratiche ferme»,
Castelli replica alla Casini

ASCOLI - Dopo l'annuncio del flash mob da parte dei Fratelli D'Italia davanti al Piceno Consind si scatena la bufera politica sullo stato di avanzamento della ricostruzione
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Terremoto, pratiche e polemiche. Il sindaco Guido Castelli replica alle accuse della vice presidente della regione Anna Casini sulle pratiche “giacenti” negli uffici comunali. «Ieri -dice Castelli-  la Casini ha fornito alcuni dati riguardanti le pratiche del terremoto giacenti presso gli uffici del Comune di Ascoli, accusando i nostri funzionari di lasciarne giacere ben 30 su 52.

Il sindaco Castelli (foto Vagnoni)

Questa mattina, vista la gravità dell’accusa e l’indignazione dei nostri dipendenti, mi sono preso la briga di verificare come stessero le cose e ho accertato che la Casini ha fornito dati completamente falsi. La situazione vera è questa: al Comune di Ascoli Piceno sono state caricate sul MUDE (la piattaforma informatica dedicata), dai professionisti incaricati, 57 pratiche. Lo Sportello Unico per l’Edilizia ha ricevuto una richiesta formale di contributo istruttorio, da parte dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, per 51 di tali pratiche. Relativamente a queste 51 pratiche la situazione istruttoria è la seguente:

– n. 39 sono state definite e chiuse;
– n. 2 sono state definite con silenzio assenso;
– n. 10 richieste, le più recenti, sono in corso di istruttoria e saranno definite nei termini previsti dalla norma ed indicati dal medesimo USR». Castelli aggiunge: «La Casini -chiede il sindaco- dove ha presi questi dati falsi ? Chi glieli ha dati ? Non certo il fratello Carlo, architetto integerrimo ed alta professionalità dell’Ufficio Ricostruzione di Ascoli, il quale non può certo aver indotto la sorella in questo grossolano errore. In attesa di conoscere la fonte e soprattutto in attesa delle scuse pubbliche della Casini ai funzionari comunali e ai cittadini che attendono risposte, mi corre l’obbligo di esercitare il diritto/dovere di critica politica affermando che: la ricostruzione nel nostro territorio è resa ancora più difficile, e di fatto, ostacolata da rappresentanti istituzionali così manifestamente inadeguati e disinformati; ancora una volta la Casini fa politica sulla pelle dei terremotati dicendo bugie sullo stato della ricostruzione»

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