di Bruno Ferretti
Per Fabrizio Castori non sarà una partita come tutte le altre. Torna nella sua regione, torna da avversario per affrontare l’Ascoli, la squadra per cui tifava da ragazzo e che in tempi recenti ha allenato.
Fabrizio Castori
«Per me è un sogno che si realizza» disse il giorno della presentazione. Ma al di là dei motivi affettivi c’è una partita molto importante in chiave salvezza. Il Cesena – che al “Del Duca” sarà seguito da 164 tifosi – ha 28 punti, 5 più dell’Ascoli che in caso di vittoria si avvicinerebbe parecchio. Se, invece, dovesse succedere il contrario il vantaggio dei romagnoli sull’Ascoli salirebbe a 8 punti e sarebbe quasi impossibile raggiungerli. E se dovesse finire pari? Un pareggio lascerebbe le cose più o meno come stanno e per il Picchio non sarebbe certamente un buon risultato. Sull’altra panchina c’è Serse Cosmi che cerca la prima vittoria in casa dopo le due in trasferta, a Brescia e Novara. Il suo Ascoli ne ha assoluto bisogno.
«In questi giorni ci siamo allenati a porte chiuse non per nascondere qualcosa, ma per compattarci e mantenere alta la concentrazione in vista delle prossime tre partite da affrontare in otto giorni – ha dichiarato alla vigilia Castori, 63 anni – quella di Ascoli sarà una partita importante, ma non decisiva per entrambe le squadre: il calcio ci insegna che fino alla fine può succedere di tutto e mancano ancora tante partite. Per me sarà una partita particolare perché torno dalle mie parti ma questo mi spinge ad aumentare l’attenzione perché conosco con esattezza il pericolo a cui andiamo incontro. Nei momenti di difficoltà il popolo di Ascoli sa stringersi attorno alla squadra, come succede qui a Cesena –ha aggiunto Castori- Di solito in questi casi le squadre scendono in campo molto concentrate e le gare vengono decise da un singolo episodio, per questo mi attendo un match combattutissimo a livello agonistico, fisico e mentale».
Daniele Cacia
L’altro grande ex starà in campo e bisognerà tenerlo d’occhio perché ha potrebbe rivelarsi letale. Si tratta di Daniele Cacia che per due anni con i suoi gol ha contribuito in maniera decisiva alla salvezza dell’Ascoli. Con i 3 realizzati a Cesena (tutti all’Avellino fra andata e ritorno) Cacia è arrivato a quota 134, uno solo meno di Schwoch che guida la classifica dei goleador di serie B di tutti i tempi. Un record che Cacia raggiungerà con il prossimo gol. I tifosi ascolani lo stimano ma sperano che possa diventare il nuovo primatista assoluto segnando dalla prossima partita in avanti. Se l’attaccante calabrese dovesse decidere la partita sarebbe una beffa atroce per l’Ascoli. Cacia, infatti, aveva un altro anno di contratto ma –la scorsa estate- hanno deciso di mandarlo via. E per convincerlo lo hanno messo fuori squadra. «Ad Ascoli ho trascorso due anni bellissimi – ha detto Cacia – la mia famiglia si è trovata molto bene, i tifosi mi stimavano e pensavo di chiudere lì la carriera. Realizzare tanti gol non è bastato perché qualcuno ha deciso di mandarmi via inventando storie fantasiose sul mio conto. Ma la verità poi è venuta a galla e i tifosi dell’Ascoli hanno capito».
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