L’esultanza dell’attaccante Luca Clemenza dopo la rete del definitivo vantaggio
di Bruno Ferretti
(fotoservizio di Sandro Perozzi)
Dopo quattro mesi esatti (24 ottobre 2017) l’Ascoli torna al successo casalingo compiendo un importante passo avanti verso il traguardo salvezza. Ma la strada è ancora lunga e piena di ostacoli dunque bisognerà tenere sempre alta la concentrazione.
Clemenza è stato il migliore in campo
Con questa vittoria (la prima di Cosmi al “Del Duca”) l’Ascoli sale a 26 e stacca di 4 punti il fanalino di coda Ternana sconfitta in casa dal Bari (1-2), inoltre avvicina le rivali Pro Vercelli (27), Cesena (28) ed Entella (29). Ma non possono sentirsi al sicuro neppure Novara e Salernitana appaiate a quota 31. La Salernitana giocherà al “Del Duca” sabato 3 marzo, ma prima ci i sarà il turno infrasettimanale di martedì 27 che vedrà i bianconeri impegnati in casa del Palermo, raggiunto al terzo posto dal Bari. Un risultato positivo in Sicilia sarebbe oro per l’Ascoli.
Ma torniamo alla provvidenziale vittoria contro il Cesena degli ex Castori e Cacia (Chiricò è rimasto in panchina).
Una rara immagine di Cosmi sorridente
Freddo e pioggia tengono a casa tanta gente e si registra il primato negativo stagionale di spettatori (3.903) e incasso. L’Ascoli si impone con un gol per tempo di Mogos e Clemenza, dopo il provvisorio pareggio di Fedele. In precedenza, al “Del Duca” aveva sconfitto solo Pro Vercelli e Spezia. Contrariamente alle previsioni della vigilia, Cosmi rimette in porta Lanni (escluso a Frosinone) e Agazzi torna in panchina. A centrocampo rientra Bianchi e gioca Kanoutè, preferito ad Addae. Confermato al centro Buzzegoli, mentre davanti c’è Monachello con il sostegno di Clemenza che svaria su tutto il fronte risultando il migliore in campo. Ganz resta in panchina. Nel primo tempo si registra un assoluto predominio dell’Ascoli che costringe il Cesena a difendersi. Il povero Cacia schierato come prima e quasi unica punta (Laribi rientra spesso sulla linea di centrocampo) non riceve un pallone giocabile e non si rende mai pericoloso.
Cacia a terra dopo un contrasto con Padella
Il primo gol nasce a sinistra: cross di Martinho per Clemenza che spara un rasoterra il portiere Fulignati para ma non trattiene, Mogos s’avventa sulla palla, anticipa i difensori romagnoli e la scaraventa dentro sotto la curva sud che esplode. E’ il primo gol del rumeno in serie B da quando gioca in Italia e si può immaginare la sua gioia. Passano due minuti e l’Ascoli sfiora il bis con l’ispirato Clemenza che tira da fuori e costringe Fulignati a una difficile deviazione in angolo con un balzo all’indietro. Mogos, galvanizzato dal gol, avanza in continuazione e sfiora il raddoppio poco dopo la mezz’ora con un colpo di testa su cross di Bianchi dalla sinistra. La partita è saldamente in mano al Picchio ma prima dell’intervallo, nell’unica vera azione d’attacco, il Cesena pareggia. Di Noia centra dalla sinistra e Fedele batte in elevazione Gigliotti infilando l’incrocio dei pali. L’1-1 è una beffa per l’Ascoli. Subito dopo Castori sostituisce Laribi (zoppicante) con Jallow.
Kanoutè al tiro: il suo destro farà la barba al palo
La squadra di Cosmi parte bene anche nella ripresa e dopo sei minuti si riporta in vantaggio con una splendida azione personale di Clemenza, servito da Buzzegoli. L’ex juventino salta in dribbling tre avversari e infila l’angolo basso alla sinistra di Fulignati che stavolta non può farci nulla. Un gol alla Messi! Prima dell’intervallo Mogos accusa problemi muscolari e chiede il cambio: entra Baldini e si piazza a destra. Nulla cambia nell’assetto tattico. Al quarto d’ora il Cesena resta in dieci per l’espulsione di Fedele che rimedia due cartellini gialli in tre minuti. Nonostante l’’inferiorità numerica, la squadra di Castori non molla cercando il pareggio. Dopo un bel tiro di Buzzegoli che da fuori sfiora il palo, dopo la mezz’ora doppio cambio: nell’Ascoli entra Mignanelli al posto di Martinho, nel Cesena esce Cacia (applaudito dai tifosi ascolani della curva) ed entra Moncini.
I tifosi della curva sud sono tornati a festeggiare
A tre minuti dalla fine l’Ascoli rischia un’altra beffa: Il tiro ravvicinato di Jallow, in mischia, viene rallentato con la punta del piede da De Santis e Lanni fa il resto parando a terra. Al triplice fischio dell’arbitro La Penna i bianconeri possono finalmente esultare. In campo e sugli spalti. Applausi anche per gli ex Castori e Cacia che hanno lasciato un bel ricordo. Per l’attaccante parte il coro “uno di noi, Cacia uno di noi”. Al “Del Duca” il bomber non segna, ma i gol per il record di miglior realizzatore di tutti i tempi in serie B arriveranno presto.
ASCOLI (3-5-2): Lanni; De Santis, Padella, Gigliotti; Mogos (10’st Baldini), Bianchi, Buzzegoli (40’st Addae), Kanoutè, Martinho (28’st Mignanelli); Clemenza, Monachello. A disposizione: Agazzi, Pinto, Cherubin, D’Urso, Carpani, Castellano, Varela, Ganz. Allenatore: Cosmi.
CESENA (4-4-2): Fulignati; Donkor, Suagher, Scognamiglio, Fazzi; Emmanuello (19’st Vita), Schiavone, Fedele, Di Noia; Laribi (42’pt Jallow), Cacia (28’st Moncini). A disposizione: Agliardi, Melgrati, Cascione, Chiricò, Moncini, Dalmonte, Esposito, Kupisz, Ndiayè. Allenatore: Castori.
Dal sinistro di Martinho nasce l’1-0 di Mogos
ARBITRO: La Penna di Roma (assistenti Colella e Citro, 4° ufficiale Dionisi).
RETI: 25’pt Mogos (A), 41’pt Fedele (C), 6’st Clemenza (A).
NOTE: 15’st espulso Fedele (C) per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso. Ammoniti: Scognamiglio (C), Kanoutè e Martinho (A) per gioco falloso. Spettatori paganti 1.225 per un incasso di 7.594 euro, abbonati 2.678, quota 19.774 euro. Angoli 9-2 per l’Ascoli. Recupero 2’+4′.
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