di Claudio Romanucci
Roba da non crederci. Tre gol in nove minuti lasciano poco da dire. Il Palermo salva la panchina di Tedino, riaccende la speranza della promozione diretta accorciando il distacco in classifica dal Frosinone secondo (da 5 a 3 punti) e quieta l’aria di contestazione che soffiava in Sicilia.
Al di là dell’avversario quotato – ma non irresistibile – il tracollo ad inizio ripresa che cancella il guizzo di Bianchi deve preoccupare i tifosi bianconeri. Il perché è tutto nella riproposizione di errori difensivi che marchiano a fuoco partita e risultato. Per farla breve, un passo in avanti in una gara, due indietro nell’altra. Al netto delle qualità dei rosanero, l’Ascoli si squaglia, smette di mordere sul 3-1. A dirla tutta, non lo fa fin da quando rimette piede sul rettangolo del “Barbera”. Ciò è un pessimo segnale che dalla squadra arriva Cosmi che sull’intensità e la concentrazione ha costruito buona parte del suo credo calcistico.
A fine gara l’allenatore dei bianconeri, Serse Cosmi, non si è capacitato dell’esito: «E’ inconcepibile tornare adesso in albergo e aver perso 4-1, ma sono cose che nel calcio capitano. E’ vero che in quei quindici minuti di inizio ripresa abbiamo commesso leggerezze, ma le abbiamo pagate a caro prezzo. Certe individualità dei nostri avversati hanno fatto la differenza, comunque la prestazione c’è stata». Cosmi, probabilmente, si riferisce solo ai primi 45 minuti. Poi Serse trova lo spirito anche per una battuta: «La colpa della sconfitta è mia, dovevo lasciare Coronado a Malta (ha avuto il giocatore a Trapani, ndr), senza voler mancare di rispetto al Palermo, ma questa gara l’ha vinta lui da solo. Noi, dopo aver preso i tre punti a Novara abbiano incontrato le big del campionato, si è chiuso un ciclo di ferro. Quale la migliore. Come espressione di gioco e qualità dei singoli, la squadra che mi ha maggiormente impressionato è stata Empoli». Infine torna sulla gara: «A mio giudizio abbiamo giocato un grande calcio. Adesso dobbiamo ripartire contro i nostri avversari, la Salernitana». Quando Cosmi fa riferimento al gioco e alla prestazione del Picchio probabilmente si riferisce solo ai primi 45 minuti. Se così non fosse, sarebbe da cominciare a preoccuparsi sul serio.
Sull’altro versante, il tecnico del Palermo Tedino crede che “le occasioni da rete dell’Ascoli non sono state molte”.
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